La Commissione europea ha annunciato il 17 febbraio scorso che «Sei sostanze di estrema criticità verranno proibite nell’arco dei prossimi tre-cinque anni a meno che singole imprese non abbiano ricevuto un’autorizzazione ad usarle. Queste sostanze sono cancerogene, tossiche per la riproduzione o persistono nell’ambiente e si accumulano negli organismi viventi. Gli operatori che intendessero vendere o usare tali sostanze dovranno dimostrare che sono state adottate le prescritte misure di sicurezza per controllare adeguatamente i rischi oppure che i vantaggi per l’economia e la società sono maggiori dei rischi eventuali. Laddove vi siano sostanze o tecniche alternative fattibili dovrà essere inoltre presentato uno scadenzario per la sostituzione delle sostanze problematiche». La decisione fa seguito alla prima fase di registrazione e di notifica delle sostanze chimiche, completatasi con successo. Il tutto rientra nel Reach, l’iniziativa dell’Ue per rendere più sicuro l’uso delle sostanze chimiche.
Le sei sostanze di estrema criticità sono: 5-ter-butyl-2,4,6-trinitro-m-xylene (musk xylene), 4,4′-diamminodifenilmetano (MDA), esabromociclododecano (HBCDD), di(2-etilesil) ftalato (DEHP), ftalato benzilico butilico (BBP) e ftalato dibutilico (DBP) e sono state spostate dall’elenco di sostanze candidate all’elenco di sostanze soggette alla procedura di autorizzazione (allegato XIV), di cui al regolamento Reach dell’Ue. Si tratta di sostanze che oggi sono utilizzate in diversi prodotti di largo consumo come: deodoranti per ambienti, ammorbidenti per bucato, detersivi e detergenti, vernici,colle e adesivi, inchiostro per stampanti ecc. Le sostanze che figurano nell’allegato XIV non possono essere immesse sul mercato o usate a meno che non sia stata concessa un’autorizzazione per un uso specifico.Le sostanze chimiche elencate nell’allegato XIV sono selezionate da una lista di sostanze candidate ad alta criticità sulla base delle raccomandazioni formulate dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa). Attualmente sull’elenco delle sostanze candidate vi sono 46 sostanze di estrema criticità. I documenti orientativi sulla preparazione delle candidature all’autorizzazione e sull’analisi socioeconomica sono stati pubblicati da Echa sul suo sito web. Per ciascuna sostanza elencata è fissata una “data di scadenza” che va dal 2014 al 2015. A partire da tale data la sostanza può essere immessa sul mercato o usata soltanto se è stata concessa un’autorizzazione o se è stata presentata una domanda di autorizzazione entro la data ultima fissata a tal fine. Si tratta della data entro la quale chiunque desideri continuare ad usare una sostanza chimica che figura nella lista successivamente alla data di scadenza deve presentare un’apposita domanda.Le domande di autorizzazione devono essere presentate all’Echa. Il comitato per la valutazione dei rischi e il comitato socioeconomico dell’ECHA esaminano quindi ciascuna domanda ed esprimono il loro parere alla Commissione europea. La decisione finale è adottata dalla Commissione europea.
Il commissario europeo all’industria e all’imprenditoria, Antonio Tajani, ha sottolineato che «La decisione è un esempio dell’efficace attuazione di Reach e del modo in cui si possa combinare la sostenibilità con la competitività. La decisione incoraggerà l’industria a sviluppare alternative e a promuovere l’innovazione». Il commissario all’ambiente Janez Potočnik, evidenza che «Nel mondo odierno le sostanze chimiche si trovano dappertutto e alcune di esse possono essere estremamente pericolose. La decisione odierna segna un passo importante verso una migliore protezione della nostra salute e dell’ambiente».