(Tratto da “GSA” n.6-giugno 2011)
Scelte coraggiose e vincenti per la ventesima edizione di Pulire, che ha confermato il suo ruolo internazionale di promotore del made in Italy. E ora si attende l’esordio del format Forum Pulire, in programma nel 2012 a Milano.
Non ne facciamo mistero: quando, presentando il nuovo format di Pulire, Afidamp parlò al mondo del cleaning di tutte le novità in vista per la ventesima edizione, qualche perplessità e timore tra gli addetti ai lavori serpeggiò, eccome. Quando poi, ciliegina sulla torta delle novità, la fiera venne etichettata con lo scintillante claim “La migliore”, non furono in pochi a incrociare le dita e a pensare che forse, in un momento di crisi come quello che ancora stiamo attraversando,fosse una mossa quantomeno coraggiosa.
Un coraggio premiato
E coraggiosa lo è stata, senza dubbio. Al pari della scelta di ridurre a tre giorni la durata della kermesse, di cambiare radicalmente la topografia della fiera (con padiglioni nuovi e un percorso completamente diverso da quello a cui eravamo abituati) e di non organizzare un calendario convegnistico istituzionale per concentrare in un momento successivo (fissato a marzo con Forum Pulire, come vedremo poi) le occasioni di approfondimento e riflessione. Ma adesso, a mente fredda, si deve parlare di un assennato (e lungimirante) coraggio, e non di avventatezza: i fatti, gli umori e i numeri hanno dato ragione ad Afidamp, che ha saputo proporre un’edizione di Pulire vivace, ricca di idee interessanti e di novità, e soprattutto sempre più internazionale, con una presenza di espositori dall’estero cresciuta del 33% e un totale visitatori internazionali superiore del 22% rispetto all’edizione 2009. Ma ciò che ha colpito, al di là della pur importante ma arida statistica, è stato il tono generale della manifestazione, l’umore che si respirava nei padiglioni e fra gli stand: era da tempo che non si tastava tanta voglia di fare, di reagire, di scuotersi di dosso le difficoltà, di confrontarsi e di scambiarsi idee, opinioni, prospettive. In molti, durante e dopo la fiera, hanno avuto la stessa sensazione e secondo noi è questa la vera vittoria di Afidamp, il cui staff ha contribuito in modo decisivo mostrandosi sempre disponibile, preciso e attento alle esigenze di tutti con competenza, cordialità e tanta passione. Un plauso, quindi, va alla gestione della “tre giorni”, che ha dato lustro a una squadra, quella di Afidamp, come sempre motivata e affiatata, e a un settore che ha saputo presentarsi nel migliore dei modi.
I numeri del successo
Quanto alle cifre, hanno decretato un successo forse anche al di là delle aspettative. In fatto di superficie espositiva, per cominciare, sono stati occupati 16.509 mq, con un + 8% rispetto al 2009 e un aumento della superficie media espositiva per singolo espositore del 16% (55mq contro i 48mq del 2009). Questo dato è indice della fiducia che gli operatori hanno riposto nella manifestazione e della volontà di essere presenti in maniera significativa sotto l’aspetto istituzionale e con tutte le novità. Un fattore molto importante per il successo di una manifestazione e per generare fiducia in un intero settore. La superficie complessiva è stata pari a 34.884 mq.
Molti i visitatori… moltissimi dall’estero
Grande soddisfazione anche in termini di visitatori. Le statistiche comparative non erano semplici, perché quest’anno la fiera si è sviluppata in tre giorni in luogo dei soliti quattro. Ebbene: anche considerando questo il numero totale dei visitatori singoli, ovvero escludendo il conteggio di tutte le persone che hanno registrato più passaggi su più giorni, è pari a 10.173, con un + 21,4% rispetto al 2009. Ha spiegato Toni D’Andrea, AD Afidamp Servizi: “L’adesione degli espositori e il numero di visitatori sono la dimostrazione più evidente del successo. Proprio per questo abbiamo fornito il numero di visitatori unici e non di passaggi. La crescita del 21,4% significa un sostanziale aumento delle possibilità di contatto e delle opportunità di business. Inoltre un confronto in termini di passaggi con l’edizione precedente non sarebbe possibile, data la differente durata della manifestazione”.
In crescita del 22,8% il numero dei visitatori internazionali. Questo è un dato particolarmente significativo perché attesta che Pulire è diventata ormai una manifestazione di carattere internazionale, pur mantenendo il suo focus sul mercato italiano. Passando agli espositori, il numero totale ammonta a 294, di cui 64 provenienti dall’estero. La presenza estera in fiera rispetto al 2009 è aumentata del 33%. La maggior parte proviene dalla Germania e dalla Spagna, con una rappresentanza della Turchia, che diventa sempre più il Paese di riferimento per il collegamento con il Medio Oriente. Si segnalano anche espositori provenienti dalla Cina, dal Brasile, dalla Russia, dagli Stati Uniti. Il 79%, degli espositori italiani proviene dal Nord. La Lombardia è la regione con il maggior numero di soggetti presenti, 83, seguita dal Veneto con 38 espositori. Da segnalare che il Veneto detiene il primato della produzione, con le maggiori aziende a livello nazionale. Significativa la presenza dell’Emilia Romagna, con 31 espositori. L’11% degli espositori proviene dal Centro, Toscana, Lazio, Umbria, mentre il 10% dal Sud. Giustificata la soddisfazione in casa Afidamp, espressa per bocca di D’Andrea, che ha ripercorso le due sfide principali che hanno portato alla scelta del nuovo format: “Siamo particolarmente orgogliosi di questa edizione di Pulire. Due erano le sfide principali: la prima quella di fare una fiera che reagisse alla crisi e che rappresentasse il momento di rilancio del mercato dopo la contrazione del 2009 e la seconda di proporre tre giorni di manifestazione invece dei quattro abituali. In entrambi i casi l’obiettivo è stato raggiunto”. Sulla stessa linea Michele Redi, Presidente AfidampFab: “È un onore per me aver presieduto alla ventesima edizione di Pulire in qualità di Presidente. La presenza continua di visitatori nei corridoi e la sensazione positiva che si respirava hanno dimostrato che tutti gli sforzi volti a far sì che la fiera riesca al meglio non sono stati vani”. Molto sentito, dunque, il ringraziamento a tutti i partecipanti: “Ringraziamo tutti gli espositori intervenuti e diamo loro appuntamento al 2013”.
Una fiera sempre più ecosostenibile
Non certo secondaria è la politica di ecosostenibilità abbracciata da Pulire, che, proprio in qualità di grande appuntamento internazionale del cleaning, ha scelto di diventare sempre più una manifestazione amica dell’ambiente. Proprio di recente Pulire è stata raccomandata per l’ottenimento della certificazione BS 8901 per la gestione sostenibile degli eventi rilasciata dall’organismo inglese BSI-British Standards Institution. Si tratta di una fra le più autorevoli certificazioni di eventi sostenibili a livello internazionale, che considera sia i singoli aspetti tecnico-organizzativi che la gestione complessiva della manifestazione con un’analisi degli impatti a livello economico, sociale e ambientale. A questo proposito sono state adottate misure a tutela dell’ambiente che hanno previsto un uso limitato dei mailing cartacei e della carta in ufficio, l’utilizzo di sola carta riciclata, l’uso di stampanti a basso impatto ambientale per risparmio energetico e con stampa fronte/retro, la spedizione delle nostre proposte solo su formato elettronico, la presenza di materiale pubblicitario elettronico facilmente scaricabile dal sito, l’uso del car pooling per i viaggi aziendali, il riutilizzo o riciclo della maggior parte del materiale usato durante gli eventi, la scelta di fornitori che accolgono questa filosofia, la stampa del catalogo ufficiale della manifestazione su carta riciclata, l’utilizzo di inviti elettronici al posto di cartoline invito cartacee, la predisposizione di una navetta per espositori e visitatori durante i giorni di fiera, l’uso di moquette riciclabile per gli stand istituzionali, per gli stand pre-allestiti e per le aree comuni, l’uso di luci a basso consumo per gli stand istituzionali dell’Associazione e della fiera, il riuso di elementi di allestimento e arredo per tutti gli stand pre-allestiti standard e top. Inoltre il sito internet www.pulire-it.com ha deciso di aderire a Zero Impact Web e fare la sua parte per contrastare il riscaldamento globale. Infatti le emissioni generate da questo sito internet sono compensate dalla creazione e tutela di foreste in crescita in Costa Rica.
Presentato Forum Pulire, in programma a Milano il prossimo marzo
Appuntamento al 2013, dunque. Ma un momento: anche nel 2012 il nome Pulire risuonerà in Italia. L’anno prossimo, infatti, si inaugurerà a Milano, il 21 e il 22 marzo, il Forum Pulire, e sarà il primo momento di incontro di tutto l’universo della pulizia professionale, che intende coinvolgere non solo produttori e distributori, ma anche utenti finali. GSA ne aveva già parlato il mese scorso, intervistando D’Andrea sull’argomento, ma la presentazione ufficiale è avvenuta a Verona. Nel corso di una affollata conferenza stampa con numerosi rappresentanti di media stranieri, il 24 maggio, in occasione dell’apertura di Pulire, Afidamp ha presentato il suo obiettivo ambizioso di realizzare il primo congresso nazionale del settore, dal titolo Forum Pulire. Questo perché è giunto il momento di dare il giusto spazio alla riflessione, all’analisi, al confronto alla condivisione e al dibattito su temi di grande attualità e di forte rilevanza, non solo per il settore della pulizia professionale, ma per l’intera società, alla presenza di tutti i soggetti che interagiscono in maniera rilevante con l’universo del cleaning professionale. Anche in questo caso l’idea di fondo di Afidamp Servizi è affascinante quanto impegnativa: “Pensiamo che l’Italia sia un grande paese, e che meriti una profonda ricostruzione”.
Il pulito? Un valore assoluto!
Anche in questo caso a farla da padrona è la voglia di mettere in campo tutte le energie positive e riflettere sul presente e soprattutto sul futuro del settore. Si parte dall’assunto che ‘Pulizia è Qualità della Vita’ per declinare questo valore in sei capisaldi rappresentativi del fondamento del vivere civile: società, sostenibilità, competenza, qualità, salute, economia, futuro. Si analizzano poi in maniera più dettagliata i settori in cui la pulizia professionale è maggiormente coinvolta, ovvero la sanità, il turismo, i trasporti, le costruzioni, la formazione per trovare una risposta concreta alle esigenze sempre più pressanti di qualità, di igiene, di sicurezza, di competenza. La struttura prevede due giornate di lavori, che ospiteranno alla mattina interventi di scenario e di alto profilo dedicati al futuro, il primo giorno, e al presente, il secondo giorno, mentre il pomeriggio sarà riservato a workshop di approfondimento specifici per i settori indicati. Le due mattinate saranno strutturate secondo la formula della tavola rotonda. La prima vedrà la presenza di un filosofo, di uno scienziato, di un economista, di un imprenditore, di una persona legata alle tematiche ambientali. Si analizzeranno gli scenari futuri in una prospettiva economica e sociale, per cercare di capire come saremo nei prossimi decenni, quale sarà la propensione alla sostenibilità, come cambierà lo stile di vita, quali scenari economici si prospetteranno, al fine di delineare il contesto in cui tutti i settori, e in particolare quello della pulizia professionale, si troveranno ad operare. La tavola rotonda del secondo giorno sarà invece dedicata al presente, allo stato dell’arte del settore, a cosa esiste e a cosa si deve tendere per operare in un futuro quale quello delineato nella prima giornata.
Gli ospiti
Gli ospiti saranno un sondaggista, un demografo, un politologo, un amministratore pubblico, un economista, che accompagneranno i congressisti in un percorso di valutazione dei dati attuali e apriranno il dibattito su come agire per migliorare. Le sessioni pomeridiane vedranno invece la presenza di soggetti rappresentanti la domanda e l’offerta di servizi integrati nei settori turismo, sanità, costruzioni, formazione. Questi momenti avranno il compito di individuare tematiche attuali e specifiche del settore del cleaning, per affrontare esigenze concrete e valorizzare al pulizia come un vantaggio, ovvero un valore assoluto, e non come una semplice voce di costo. La scommessa è delle più ardue: costruire un futuro partendo dal pulito, inteso in senso concreto ma anche, se ci è permesso volare un po’ con l’immaginazione, metaforico: ce ne sarebbe un gran bisogno.
Simone Finotti