Un workshop organizzato da AFIDAMP, con Ministero della Transizione Ecologica e ISPRA, fa il punto sulla situazione attuale.Gli interventi dei gruppi di lavoro AFIDAMP Macchine, Attrezzature e Detergenti, chiariscono le specifiche per ogni singolo settore.
Molte le novità per il settore dei servizi di pulizia a seguito dell’introduzione dei Nuovi CAM, pubblicati in Gazzetta Ufficiale lo scorso 19 febbraio (e quindi attivi a 120 giorni da tale date), a seguito del Decreto del Ministero dell’Ambiente del 29 gennaio 2021.
Le loro implicazioni e le indicazioni per le aziende del settore sono state oggetto del Workshop organizzato da Afidamp il 16 marzo sul tema “Il punto sui nuovi CAM per i servizi di pulizia: cosa è cambiato?”, trasmesso in streaming sul canale YouTube dell’associazione. In particolare si è voluto approfondire quali sono le linee guida da seguire e quale impatto i nuovi CAM hanno sulle attività di imprese di produzione, distributori e aziende di servizi.
Di grande interesse e molto concreto l’intervento di Alessandra Mascioli, coordinatore Gruppo di Lavoro CAM – Ministero della Transizione Ecologica, che ha in primo luogo chiarito l’ambito di applicazione dei CAM, che riguarda: servizi di pulizia in ambienti civili; servizi di pulizia e sanificazione in ambienti sanitari; fornitura di detergenti per pulizie ordinarie; detergenti per pulizie straordinarie; detergenti per le mani; prodotti in carta tessuto per igiene personale. Ha poi indicato quali sono le principali novità introdotte dai NUOVI CAM.
L’obiettivo principale è l’introduzione di nuovi requisiti ambientali che renderanno i documenti più efficaci per conseguire i target richiesti:
- La riduzione dell’uso di sostanze pericolose,
- Una maggiore efficienza nell’uso delle risorse, anche idriche
- La minore impronta di carbonio dei servizi di pulizia.
Inoltre Mascioli ha sottolineato come i CAM rappresentino un traguardo per la qualificazione ambientale nel settore degli appalti per la pulizia e la sanificazione e siano applicabili anche durante la fase di emergenza legata alla pandemia.
Le principali novità:
- Sono stati resi uniformi i requisiti dei detergenti e dei disinfettanti (anche nelle pulizie in edifici e ambienti ad uso civile si possono utilizzare disinfettanti senza vincoli nei formulati);
- Sono stati introdotti requisiti sui macchinari, sui prodotti ausiliari e sui detergenti più sfidanti, per tener conto dell’evoluzione dei mercati di riferimento;
- Sono stati inoltre armonizzati, per quanto tecnicamente possibile, i due documenti di CAM (pulizie in ambienti civili e pulizie e sanificazione in ambienti sanitari).
- E’ stata approcciata l’efficacia del servizio anche nei servizi di pulizia in ambienti civili;
- E’ stato modificato il criterio premiante: annullati i margini di soggettività nella valutazione delle offerte;
- Sono stati valorizzati gli offerenti che si impegnano ad eseguire il servizio con l’impresa, il ramo d’azienda o la divisione in possesso dell’Ecolabel (UE) sui servizi di pulizia (Decisione 2018/680/UE);
- Sono state valorizzate, con apposito criterio premiante, le tecniche di pulizia e sanificazione innovative, che consentono di ridurre gli impatti ambientali e ottenere migliori risultati in termini di efficacia del servizio.
- E’ stato chiarito meglio il campo di applicazione dei CAM per i servizi di pulizia in ambienti civili (ambienti interni ed esterni di edifici ad uso civile, treni, aeromobili, natanti e assimilati)
- E’ stato introdotto il vincolo di adottare criteri ambientali anche per gli appalti di fornitura di prodotti in tessuto carta per l’igiene personale e per i detergenti delle mani
Infine Alessandra Mascioli ha approfondito tutte le tematiche relative ai criteri di selezione e alle clausole contrattuali per le diverse tipologie di prodotto.
Una domanda interessante è stata posta da Paolo Fabbri – moderatore dell’evento – a Raffaella Alessi, Responsabile Sezione Ecolabel di ISPRA Italia sulla ulteriore premialità data a quelle aziende che, essendo in possesso di una certificazione Ecolabel per i servizi di pulizia, la hanno ottenuta con punteggio di almeno 26 punti. Alessi ha spiegato, in anteprima rispetto alla comunicazione ufficiale che verrà data da ISPRA a fine marzo, che, per non svantaggiare quelle aziende che virtuosamente si sono certificate per prime ignorando la premialità data dal punteggio, verrà data loro la possibilità di integrare la documentazione senza aprire una nuova istruttoria e senza costi aggiuntivi.
Per un corretto funzionamento del sistema e un impiego dei nuovi criteri da parte delle imprese è necessario riuscire a effettuare controlli su come vengono applicati. Un esempio virtuoso è la Regione Emilia Romagna, come ha spiegato Patrizia Bianconi, Referente GPP Regione Emilia Romagna, che ha indicato come la regione stia lavorando in termini di formazione, cercando di standardizzare il più possibile le procedure di verifica e conformità. L’obiettivo è quello di creare una sorta di check list che permetta a tutti di lavorare in maniera efficace e corretta.
I Nuovi CAM hanno visto la partecipazione come stakeholder di AFIDAMP e dei suoi gruppi di lavoro Tecnici, che hanno lavorato a stretto contatto con il Ministero della Transizione Ecologica in merito alle specifiche relative ai propri comparti, creando un confronto virtuoso e fondamentale per l’elaborazione di linee guida efficienti. A illustrare le specifiche per i singoli settori sono stati Matteo Marino, gruppo di lavoro Chimici di Afidamp, che ha illustrato i nuovi CAM per i Detergenti; Andrea Loro Piana gruppo di lavoro Attrezzature di Afidamp, che ha approfondito i nuovi CAM per le Attrezzature/Tessili; Alessandro Panico gruppo di lavoro Macchine di Afidamp, che ha illustrato i nuovi CAM per il comparto Macchine.
Infine l’intervento di Giulia Maggiorelli di ISPRA ha definito ‘Lo stato dell’arte della certificazione Ecolabel UE del servizio di pulizia in Italia e in Europa’ . E’ interessante sottolineare che l’Italia è di gran lunga il Paese europeo con il maggior numero di Certificazioni Ecolabel per i Servizi di Pulizia basti pensare che – dato di settembre 2020 – alle 34 Certificazioni Italiane rispondono 1 in Austria, 2 in Francia, 1 in Polonia e 2 in Spagna. Attualmente le aziende con Certificazione Ecolabel per i Servizi in Italia sono 46.
Tantissime le domande durante tutta la diretta a dimostrazione dell’interesse suscitato dal tema e di come AFIDAMP si ponga ancora una volta come un punto di riferimento per il settore.
Per approfondire tutti i temi trattati nel corso del workshop è sempre disponibile la registrazione sul canale YouTube di Afidamp (https://youtu.be/9A0frdUKVF8Se) al quale invitiamo a iscriversi.