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IL VALORE ASSOLUTO DEL PULITO

(Tratto da “GSA” n.5-maggio 2011)

A Milano il pulito incontra la società in un Congresso dal taglio trasversale previsto per marzo 2012. “Pulizia come valore assoluto” il titolo scelto per questa “prima” da non perdere.  Ne parla l’Amministratore Delegato Afidamp Servizi Toni D’Andrea.

L’idea è delle più affascinanti: organizzare, negli anni “pari” (quelli in cui Pulire Verona non c’è), un ForumPulire in cui affrontare, di volta in volta, il tema del pulito in una prospettiva attuale e trasversale, filosofica, sociologica e tecnica al contempo. La sede scelta è Milano, città che per eccellenza rappresenta da sempre il perno fondamentale dell’economia e dell’innovazione in Italia. Si parte il 21 e 22 marzo 2012 dalla splendida cornice del Palazzo delle Stelline, nel pieno centro del capoluogo lombardo, con un Congresso nazionale dal titolo “Pulizia come valore assoluto. Società, sostenibilità, competenza, qualità, salute, economia, futuro”, che vede fra l’altro GSA in qualità di media partner. Presto per parlarne? Decisamente no, vista la portata dell’evento, destinato a rappresentare una svolta epocale nel modo in cui il comparto si mette in relazione con la società e con il mondo.

Milano, anni pari

Un evento di grande risonanza per uscire dal silenzio. O meglio: per dare al mondo del cleaning, che generalmente opera nel silenzio (ma i cui risultati sono più che concreti e visibili), lo spazio e la considerazione che merita. Così Afidamp Servizi ha pensato di integrare la mancanza di un calendario convegnistico in occasione di Pulire, che nel nuovo format è stato snellito e privato, appunto, di occasioni di “distrazione” da quelle che rappresentano, di fatto, le attività “core” di una fiera di settore. E’ l’AD di Afidamp Servizi Toni D’Andrea a spiegare: “L’idea di organizzare a Milano un’iniziativa della portata di ForumPulire vuole essere da un lato una risposta all’assenza di eventi congressuali a Verona, dall’altro una sfida per una formula nuova, che riteniamo più utile in questi tempi perché più aperta alle nuove, concrete sfide del nostro settore. Si tratta di un evento di altissimo profilo, che richiede per noi investimenti tre o quattro volte superiori rispetto al costo di un normale calendario convegnistico in fiera”.

Un grande evento

ForumPulire vuole prima di tutto accogliere gli interrogativi che la società pone al mondo del pulito e ai professionisti che ci lavorano. “Innanzitutto abbiamo pensato di integrare l’assenza di convegni a Pulire in un modo che fosse più incisivo ed efficace. Ci siamo quindi orientati sull’organizzazione di un grande evento che brillasse di luce propria, e che non fosse a traino di una manifestazione fieristica; che si collocasse a circa un anno di distanza fra un Pulire e l’altro, e che affrontasse davvero, con un taglio nuovo, i temi attuali per il settore. La scelta della location è caduta su Milano, come città prestigiosa, ben collegata e centrale per la nostra economia e la nostra cultura che già guarda al futuro. Non è forse Milano, come si diceva negli anni d’oro, il luogo in cui succedono tutte le cose?”.

Al centro i bisogni della società

Prosegue D’Andrea: “Abbiamo scelto dunque di mettere al centro i bisogni della società, ossia cosa la società chiede al mondo del cleaning professionale. Non necessariamente e non solamente, dunque, si parlerà di questioni tecniche, ma verranno piuttosto analizzati i risvolti sociali. Questo perché, come abbiamo deciso di mettere in evidenza nel titolo del Congresso, la pulizia è un valore assoluto, ossia esteso a tutti gli aspetti del vivere civile, che incide sul nostro modo di percepire la realtà che ci circonda e di pensare al futuro. Abbiamo dunque scelto di ragionare non solo da addetti ai lavori, ma anche da semplici cittadini che vedono (e vivono) i risultati di un servizio. In quest’ottica abbiamo già definito una griglia di competenze e un abbozzo di programma. Abbiamo già idea, insomma, non solo dei temi da trattare, ma anche di come organizzare la due giorni milanese”.

Fra sessioni plenarie e approfondimenti “a tema”

Da buoni media partner chiediamo qualche anticipazione…  “Come le ho detto, l’approccio sarà innovativo e andrà ben al di là delle questioni tecniche, soprattutto durante le sessioni plenarie, che coinvolgeranno tutti i soggetti interessati e che avranno luogo, pensiamo, nelle due mattinate. Saranno occasioni molto interessanti, in cui saranno messi a confronto i cinque soggetti-funzioni che riteniamo strategici per disegnare uno scenario futuro dei servizi: trasporti, turismo, sanità, costruzioni e scuola/formazione. Ci saranno rappresentanti di questi settori accanto a personalità del mondo scientifico-imprenditoriale che diranno la loro: abbiamo pensato a un filosofo, uno scienziato, un economista, un imprenditore, un esponente del mondo dell’ambiente oltre, naturalmente, a un moderatore. Una questione, ad esempio, potrebbe essere questa: “Quali scenari vedete di qui a 20 anni?”. Si tratta, come è facile capire, di problemi di ampia portata che daranno il via a riflessioni in varie direzioni. Ma tutte con un filo conduttore ben preciso: quale contributo può e deve dare il settore dei servizi ambientali nella definizione degli scenari futuri. Continua D’Andrea: “Dopo pranzo, invece, sarà dato spazio ad approfondimenti più verticali, da svolgersi in parallelo nelle varie sale  del palazzo, concentrate sui singoli settori strategici. Questi incontri assumeranno la forma di workshop a cui saranno chiamati a partecipare due relatori per settore. Per i trasporti, ad esempio, potremmo pensare a un amministratore di una grande azienda del settore messo a confronto con un rappresentante del mondo imprenditoriale suo fornitore. Per il turismo, altro esempio, il presidente di un’associazione imprenditoriale a colloquio con i vertici di una grande impresa di servizi che opera anche in ambito alberghiero”. L’idea di fondo, molto chiara, è quella di fare rete, coinvolgendo, orizzontalmente e verticalmente, tutti i soggetti in grado di scandagliare gli aspetti più interessanti e i risvolti anche meno noti di una filiera che ha ricadute tanto imponenti sul nostro vivere quotidiano.

Marketing e sponsor

Tutto questo richiederà un piano di marketing ben studiato, proprio al fine di uscire dalla nicchia del settore… “Certamente” risponde D’Andrea. “Ecco perché abbiamo al vaglio tutti gli strumenti possibili per allargare l’interesse intorno a questo evento. Dalla stampa specializzata alla stampa generalista, locale e nazionale, senza escludere tutti gli altri media e tutti gli altri strumenti di informazione e sensibilizzazione, come i roadshow che organizzeremo appositamente. Vogliamo comunicare, naturalmente, proprio dal nostro settore, utilizzando Pulire come piattaforma ufficiale per lanciare l’evento. A Verona sarà attivo infatti, a ciclo continuo, uno stand che promuoverà la narrazione dell’evento milanese, e delle idee che ne stanno alla base. Un aspetto su cui stiamo lavorando molto, naturalmente, è quello della ricerca degli sponsor: siamo già in contatto con alcune importanti aziende interessate a supportare l’organizzazione dell’evento, che prevede, come detto, un impegno notevole. Va detto, d’altra parte, che l’evento sarà del tutto no profit, condizione indispensabile, fra l’altro, per l’ottenimento degli importanti patrocini che abbiamo richiesto: se dunque dovessero generarsi plusvalori, questi ultimi verranno interamente devoluti a enti benefici”. E per ciò che riguarda i rapporti con le istituzioni? “Ci saranno rappresentanti del mondo delle istituzioni, soprattutto locali, che faranno gli onori di casa e introdurranno i lavori. Abbiamo però scelto deliberatamente di limitare il più possibile, in questa fase, la partecipazione del mondo politico, perché riteniamo che la politica debba entrare nel processo in un momento successivo, quando cioè tutti i soggetti interessati e tutti gli attori della filiera abbiano elaborato idee e progetti chiari, nonché strategie e orientamenti di principio condivisi”.

 

Simone Finotti

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