E’ entrato nel vivo il confronto tra i produttori del cleaning professionale e i produttori di materie plastiche e riciclatori, riuniti all’interno del gruppo di lavoro chimici ed attrezzature di Afidamp (Associazione dei Fabbricanti e Distributori Italiani di Macchine, Prodotti e Attrezzi per la Pulizia Professionale e l’Igiene degli ambienti).
E’ stata l’associazione ad attivarsi per la creazione di questo tavolo di lavoro, che ha coinvolto l’intera filiera della plastica, tra cui Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio ed il Recupero degli Imballaggi in Plastica) e IPPR, l’associazione per la promozione delle plastiche da riciclo.
Afidamp si è fatta portavoce delle necessità espresse dai produttori associati, desiderosi di fare chiarezza all’interno di un contesto normativo in continua evoluzione che ha già portato, con l’introduzione del Criteri Minimi Ambientali, significative novità nel modo di produrre. Il confronto è nato proprio con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione delle materie plastiche post consumo e per capire se nel concreto fosse davvero possibile far convergere le necessità del mercato verso quelle della sostenibilità ambientale.
Esiste abbastanza plastica riciclata per soddisfare le richieste del mercato? Si possono superare gli svantaggi che portano i materiali riciclati rispetto a quelle vergini? In quali direzioni sta andando la ricerca scientifica? Erano molte le questioni aperte ed i punti interrogativi.
La riunione ha sciolto i dubbi e ha aperto nuove prospettive di collaborazione tra il mondo del cleaning professionale e quello della plastiche riciclate. Le soluzioni ci sono ed oggi tutto sta nel trovare quale sia il materiale plastico di seconda vita più adatto alle esigenze delle singole aziende. Restano però alcuni nodi da sciogliere, primo fra tutti la cultura del consumatore, restio a pagare di più per del materiale non vergine.
Per questo, dal tavolo di lavoro è emersa la necessità di avere un concreto supporto istituzionale, con campagne informative ed altri strumenti educativi-formativi, per far metabolizzare al consumatore che la sostenibilità è una strada che deve essere necessariamente percorsa insieme.
Finora si sono tenuti due incontri, reputati interessanti ma anche produttivi dai numerosi partecipanti anche perché nel concreto si sono create nuove relazioni tra clienti e fornitori in grado di fornire soluzioni tecniche ai vari problemi posti sul tavolo.
Inoltre, partendo da un piano tecnico, si è arrivati ad affrontare problematiche di ampio respiro con un punto di vista etico e sociale. Rispetto per l’ambiente, sicurezza, smaltimento rifiuti: si tratta, in fondo, di grandi temi che tutti vediamo declinati nelle nostre piccole cose quotidiane e che si traducono in questioni decisive per il nostro benessere e futuro: posti di lavoro, salute, competitività economica, innovazione e ricerca.
Fonte Ufficio Stampa & Comunicazione Afidamp