Giocano un ruolo necessario, ma troppo spesso invisibile: le lavoratrici e i lavoratori che si occupano delle pulizie degli alberghi hanno una funzione fondamentale per il settore dell’ospitalità, ma le loro condizioni di lavoro non sono buone.
Per la maggior parte donne, le addette alle pulizie hanno un’attività estenuante per una paga molto bassa, un lavoro spesso rischioso per la loro salute e per la loro sicurezza.
Quest’anno, i lavoratori che si occupano delle pulizie in decine di Paesi in tutto il mondo protesteranno attraverso l’iniziativa del sindacato internazionale IUF “Rendi il mio posto di lavoro sicuro” a favore della salute, della sicurezza sul posto di lavoro.
“In Italia “spiega Cristian Sesena segretario nazionale della Filcams Cgil “le condizioni di chi lavora nel settore delle pulizie alberghiere è davvero molto difficile. La crisi e alcune scelte organizzative non condivisibili, hanno portato molte strutture ad esternalizzare il servizio che viene svolto da cooperative esterne. Le lavoratrici quindi si ritrovano spesso a dover svolgere il proprio lavoro in diverse strutture, passando da un albergo all’altro anche durante la stessa giornata”.
In alcuni casi, la retribuzione non viene legata alla giornata lavorativa, ma alle camere che vengono pulite.In tutto il mondo dal 31 ottobre al 6 novembre, il personale delle pulizie esorterà, fra le tante problematiche, i datori degli alberghi ad affrontare la minaccia costante delle molestie sessuali. I sindacati si incontreranno con i membri e con i datori di lavoro per sottolineare la necessità di misure concrete per proteggere la salute e la sicurezza del personale delle pulizie.
“Il settore dell’accoglienza, svolge un ruolo strategico per l’industria turistica italiana” conclude Sesena, “e considerati anche gli ottimi risultati stagionali del comparto, dobbiamo interrompere questo fenomeno di svilimento della professionalità e della dignità dei lavoratori. La Filcams è al loro fianco per rivendicare rispetto e migliori condizioni di lavoro, attraverso la contrattazione.”
Fonte : Ufficio stampa Filcams CGIL