Dopo un processo di consultazione con i suoi membri e in vista della legislatura europea del 2019-2024, l’EFCI ha adottato le sue priorità politiche.
In vista delle imminenti elezioni europee, e quindi di una nuova legislatura comunitaria, l’industria europea dei servizi di pulizia e attrezzature, rappresentata da EFCI, ha evidenziato le priorità principali su cui lavorerà al fine di garantire le migliori condizioni per migliorare la competitività del settore dei servizi di pulizia e servizi integrati nell’UE, e consentire lo sviluppo di un moderno mercato del lavoro.
Sussidiarietà, proporzionalità e un clima politico favorevole alle imprese
L’associazione, in particolare, propone l’instaurazione di un clima politico favorevole alle imprese, che rispetti l’autonomia del dialogo sociale a tutti i livelli, nonché i principi di sussidiarietà e proporzionalità. Il settore dei servizi di pulizia e servizi richiede una solida configurazione istituzionale da parte dell’UE, in cui i decisori agiscano rispondendo alle esigenze del settore.
I quattro “cardini” del futuro del settore
Ancor più nel dettaglio, l’EFCI ha identificato queste quattro priorità: 1. Incoraggiare gli appalti di alta qualità, concentrandosi su criteri di qualità; 2. Prevenire la concorrenza sleale e garantire condizioni di parità; 3. Sostenere e riconoscere l’istruzione e la formazione professionale nel settore; 4. Sviluppo di servizi di supporto che contribuiscano all’economia circolare.
Conferenza EFCI 2019: appuntamento il 28 giugno a Bruxelles
Le priorità politiche dell’EFCI saranno presentate durante la Conferenza EFCI 2019 dal titolo “Servizi di pulizia e servizi: dare forma all’industria per il futuro”, prevista il 28 giugno a Bruxelles alla presenza di rappresentanti dei soggetti istituzionali, organizzazioni sindacali e vertici delle imprese del settore. Un comparto che, giova ricordarlo, conta in Europa 270mila imprese per un totale di 3milioni e 800mila addetto, e un volume d’affari di circa 106milioni di euro.