Le micro e piccole imprese hanno aumentato fortemente il ricorso ai contratti a tempo indeterminato. Lo rileva l’Osservatorio sul Mercato del Lavoro della CNA che mensilmente monitora le assunzioni effettuate su un campione di circa 20mila imprese associate.
In particolare nel mese di febbraio, le assunzioni effettuate con contratti a tempo indeterminato sono state pari al 37,5% del totale con un ampliamento di quasi cinque punti rispetto al febbraio del 2014 quando, infatti, le assunzioni a tempo indeterminato erano state pari al 33,0% del totale.
È importante rilevare che all’interno del tempo indeterminato crescono soprattutto le assunzioni a tempo pieno la cui quota sul totale è passata dal 21,3% al 31,2% del totale delle assunzioni in un anno.
La crescita del lavoro dipendente a tempo indeterminato è un primo effetto delle norme contenute nella Legge di Stabilità che rendono più convenienti questo tipo di contratti in virtù della decontribuzione prevista per i primi tre anni. E in effetti il ricorso ai contratti a tempo indeterminato aveva cominciato ad aumentare dallo scorso gennaio.
La CNA prevede che con l’entrata in vigore del decreto sul contratto di lavoro a tutele crescenti, in attuazione del Jobs Act, già dal mese di marzo si registrerà una ricomposizione delle forme contrattuali applicate ancora più marcata e auspica che l’occupazione torni a crescere grazie al miglioramento del quadro congiunturale in atto.
Entro il prossimo 15 aprile l’Osservatorio sul Mercato del Lavoro CNA renderà noti i dati relativi al primo trimestre 2015.