Homeimprese & dealersCHECK UP AMBIENTALE PER LUCART GROUP: Pubblicato il Rapporto Ambientale 2010

CHECK UP AMBIENTALE PER LUCART GROUP: Pubblicato il Rapporto Ambientale 2010

 Confermato l’impegno dell’Azienda verso l’ambiente

 

Centrali di cogenerazione per garantire autosufficienza energetica, anche a fronte del “Progetto Sottostazione” che verrà ultimato nel corso di 2/3 anni, per la realizzazione di una centrale elettrica da 130.000 Kw presso lo stabilimento di Diecimo. “Rifiuti zero”, che si traduce in un’esclusiva tecnologia che permette il recupero delle fibre di cellulosa presenti nei contenitori di Tetra Pak. Riduzione dei consumi d’acqua, grazie al crescente impegno di Lucart Group nell’ottimizzazione  delle risorse idriche che scorrono all’interno dei vari siti.

Questi i risultati confermati dalla Rapporto Ambientale 2010 con cui Lucart Group, per il settimo anno consecutivo,  prosegue nell’impegno di rendere sempre più positiva la relazione fra impresa e ambiente e di informare in modo trasparente sulle proprie performance ambientali. L’Azienda è una delle poche cartiere che ha deciso di utilizzare questo strumento di carattere volontario per comunicare uno dei valori che da sempre guida le proprie scelte strategiche, ossia l’attenzione nei confronti dell’Ambiente.

“Chiunque conosca la nostra storia può testimoniare che il nostro impegno per l’ambiente risale a ben prima che questo diventasse una moda” – afferma Massimo Pasquini, Amministratore Delegato di Lucart Group – “Nel corso degli anni abbiamo portato avanti il nostro impegno attraverso tutte le principali certificazioni ambientali di prodotto e di sistema. Ma ciò che veramente contraddistingue la nostra filosofia ecologica, è soprattutto la volontà dell’Azienda di tradurre l’esperienza, il know-how e le nostre competenze in prodotti veramente ecologici offrendo nello stesso tempo una qualità eccellente ai nostri consumatori e clienti”

Le centrali di cogenerazione coprono interamente il fabbisogno energetico sia elettrico, sia termico, dello stabilimento di Porcari, mentre in quello di Diecimo coprono tutta la richiesta di calore e circa il 65-70% del fabbisogno elettrico. L’impianto di cogenerazione dello stabilimento di Porcari è in grado di produrre 16,5 MW elettrici e 47 t/h di vapore. L’impianto di Diecimo è invece in grado di produrre 10,4 MW elettrici e 30 t/h di vapore. Ulteriore obiettivo raggiunto per lo stabilimento di Diecimo, è stato l’estensione dell’uso degli enzimi, modificatori di fibra che permettono la creazione di legami intracellulari in sostituzione dei macchinari ad alto assorbimento energetico, su PM5 e di carta umido-resistente, oltre all’acquisto di motori ad alta efficienza. Tutto questo si concretizza in una significativa riduzione dell’energia consumata, pari al  -5%.

Le centrali di cogenerazione, hanno contribuito a limitare le emissioni in atmosfera di carbonica (CO2), ossidi di azoto (NOX) e monossido di carbonio (CO). L’utilizzo di fonti energetiche pulite come il  metano inoltre, consente di avere delle emissioni praticamente esenti da ossidi di zolfo.

Nel 2010, con la finalità di ridurre il consumo energetico e le emissioni di CO2, presso lo stabilimento di Diecimo è stato studiato un progetto per la realizzazione di un impianto eolico per approvvigionamenti di energia elettrica e fonti rinnovabili.  

Infine, l’uso di carta riciclata per la produzione della carta, rispetto al ciclo di produzione che parte dal legno, oltre ad impedire che gli alberi vengono abbattuti, permette anche di abbassare i livelli di emissione in area comportando un minore consumo di acqua ed energia.

Dal 2006 la quantità dei rifiuti prodotti è diminuita del 14,6%. “Rifiuti zero” è il processo che permette il recupero in altre attività manifatturiere delle parti di materiale plastico e di alluminio residue  dalla tecnologia di trasformazione dei contenitori Tetra Pak, che diventano materia prima seconda (ogni contenitore, in media, è composta dal 74% di cartone, dal 22% di polietilene e dal 4% di alluminio).

Per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche, le attività intraprese nel tempo hanno permesso una riduzione del consumo di acqua del 6,2%. Gli stabilimenti di Diecimo, Porcari e Laval sur Vologne, ad esempio,  sono dotati di un impianto di recupero destinato alla depurazione di acque reflue per renderle idonee al riutilizzo specifico della cartiera, in sostituzione di acque superficiali o sotterranee.

Sul versante delle attività di trasporto, nel rispetto della propria Mission Aziendale di particolare attenzione all’ambiente, è stato fissato un obiettivo di riduzione del 10% di mezzi EURO3 in un arco temporale di 3 anni e tale obiettivo è stato completamente raggiunto nel corso del 2010.

Per cercare di limitare il numero di automezzi circolanti, inoltre, negli stabilimenti di Diecimo e di Troyes sono stati creati gli scali ferroviari interni ai siti produttivi. In questo modo parte del trasporto da e per gli stabilimenti può avvenire su rotaia invece che su gomma, riducendo il traffico e le conseguenti emissioni inquinanti dei mezzi pesanti.

 

 

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