La seconda edizione di Pulire Eurasia, svoltasi ad Istanbul dal 27 al 29 settembre, si è chiusa con un risultato positivo. Aumentato del 55% il numero di visitatori rispetto al 2010 e dell’11% quello dei metri quadrati venduti. L’incremento dei visitatori, pur con un’ampia potenzialità di miglioramento, assume un valore particolarmente significativo se rapportato alla qualità degli stessi: operatori specializzati e qualificati, coinvolti in prima persona professionalmente in questo mercato.
Questo risultato è degno di nota, considerando il fatto che solo nel 2010 è stato avviato un processo di coinvolgimento attivo di un mercato che fino ad allora non aveva partecipato alle fiere e nemmeno ai luoghi di incontro e di esperienza legati al mondo della pulizia. L’obiettivo era duplice: sviluppare il mercato interno e aprire anche a contatti che la Turchia ha in modo privilegiato con i paesi circostanti e che si affacciano sulla parte dell’Asia Centrale, dall’Iran fino al sud della Turchia, alla Siria.
“Due anni sono un tempo troppo breve per cominciare a vedere dei risultati veramente significativi. Inoltre le tensioni sociali e politiche del Nord Africa e del Medio Oriente hanno indubbiamente inciso sul processo di sensibilizzazione del mercato turco alle tematiche della pulizia. Tuttavia la manifestazione in Turchia ha mostrato una maggiore sensibilità da parte del mercato, anche in termini di numero di visitatori registrati. Essere in partnership con l’associazione turca di categoria, che rappresenta il mondo dei fabbricanti, dei distributori ma anche dei utilizzatori finali rappresenta una grande supporto verso un rapido coinvolgimento totale e massivo” ha dichiarato Toni D’Andrea, Amministratore Delegato di Afidamp Servizi.
“La differenza più evidente rispetto all’edizione 2010 è stata certamente una maggiore consapevolezza dell’importanza che questo settore ricopre proprio nel processo di modernizzazione del paese. La Turchia vive la vicinanza con l’Europa in qualche modo come una forma di competizione, dalla quale raccoglie e percepisce le esperienze migliori. Il fatto che i luoghi siano più puliti richiede al mercato interno stesso un’attenzione maggiore affinché questo servizio sia erogato modo più efficace” ha continuato D’Andrea.
Anche dal punto di vista degli espositori esiste la volontà di continuare in questo percorso, con novità che potrebbero affiancare ad una offerta esclusivamente espositiva, promozionale e commerciale una parte legata alla formazione, composta da eventi istituzionali, formativi e di esperienza all’interno dei 3 giorni di manifestazione, organizzati insieme alle associazioni di categoria locali. La comunicazione costante e il dialogo con gli operatori sono gli strumenti di cui l’organizzazione intende avvalersi per ottenere risultati sempre migliori.
Toni D’Andrea ha concluso “Non c’è dubbio che il sud del mondo in questi ultimi anni abbia espresso una crescita molto maggiore rispetto a quella del nord e, dal momento che la Turchia si trova proprio a metà di questa situazione, guardiamo a sud perché lì in questo momento ci sono i movimenti più interessanti, gli incrementi maggiori, le acquisizioni di libertà, le acquisizioni di democrazia, le acquisizioni di modernità. Noi come PULIRE abbiamo investito moltissimo in questo negli ultimi anni. Dal prossimo anno si aggiungono nella piattaforma globale di Pulire due nuovi importanti eventi: Sydney con Ausclean Pulire e Johannesburg con Cleantex Pulire. Guardiamo al sud del mondo con grande attenzione”.