Quelle tende in cui si preparano le vittorie
Le tende sono state protagoniste di memorabili svolte della storia: in ampie tende, che al tempo si chiamavano “tabernacula” (letteralmente “piccole taverne”) si accampavano le invincibili legioni romane, sotto le tende si architettavano arditi piani militari, all’ombra delle tende i grandi generali, in piena solitudine o concordando la strategia coi fidi luogotenenti, preparavano le più brillanti vittorie. Da Alessandro il Grande a Scipione, da Cesare a Carlomagno, da Gengis Khan a Tamerlano, da Napoleone al generale Custer e a Rommel, non c’è figura leggendaria o campo di battaglia senza la sua tenda. E sotto una tenda la Arco ha vinto l’ennesima sfida, questa volta con una sorte avversa, riprendendo già da ieri, a tempo di record, la propria attività dopo la sciagura del terremoto. I contatti sono stati ripristinati, e i rapporti con i clienti sono già ripresi a buon ritmo. C’è da scommettere, a questo punto, che sempre sotto quella tenda stiano prendendo forma futuri successi. Nonostante la sfortuna. “Non siamo stati molto fortunati. La sede Arco di Medolla si trova a un chilometro dall’epicentro di una delle scosse più forti”, dice Luca Cocconi, che come tutti gli abitanti della zona ha dovuto abbandonare anche la propria abitazione privata. “Dopo il terremoto abbiamo lasciato l’azienda e nei prossimi giorni torneremo a valutare i danni, anche se, devo dire, rispetto a realtà vicine la sede Arco ha retto bene. Ci tengo però a dire a tutti, distributori, partner e clienti, che noi andiamo avanti con tutti i piani e i progetti intrapresi, a partire dalla convention coi dealers prevista all’Hotel Excelsior di Bologna per il prossimo 8 giugno, a cui sono invitati 150 distributori per parlare del presente ma soprattutto di ciò che ci attende nel futuro. E continua anche tutto il resto: dal progetto Gynius alla linea Infinity, già presentata a Interclean. Comprese tutte le nostre iniziative di formazione, certificazione e sostenibilità ambientale.” E nel futuro cosa vede? “Ora è presto per dirlo, ma posso già anticipare che per giugno contiamo di tornare operativi per oltre il 70%. Stiamo valutando diverse possibilità, in attesa che ci permettano di sgomberare la nuova sede e portare fuori la merce, le macchine -che non hanno subito danni rilevanti- e le attrezzature. Abbiamo già individuato un capannone di 5.200 metri quadrati a Crespellano, nei pressi di Bologna, dove con ogni probabilità ci trasferiremo temporaneamente in attesa di verificare meglio le condizioni della sede. Ma in questo momento un sentimento di solidarietà per i miei conterranei colpiti dal sisma e di cordoglio per le vittime anima costantemente i miei pensieri.”