All’interno della Regione europea dell’Oms si verificano circa 400 decessi annui dovuti all’avvelenamento da monossido di carbonio e circa 10 casi di leucemia ogni 100 mila persone sono associati all’esposizione cronica al benzene presente nelle abitazioni. Sono alcuni dei dati emersi da un progetto coordinato dall’Ufficio europeo dell’Oms e pubblicati nel rapporto Who guidelines for indoor air quality: selected pollutants, un documento che presenta le linee guida OMS per la tutela della salute pubblica da un certo numero di sostanze chimiche comunemente presenti nell’aria di ambienti interni. Le sostanze considerate che il documento prende in analisi – benzene, monossido di carbonio, formaldeide, naftalene, biossido di azoto, idrocarburi policiclici aromatici (in particolare il benzo [a] pirene), il radon, tricloroetilene e tetracloroetilene, sono infatti note per la loro pericolosità e si trovano spesso in ambienti interni chiusi in concentrazioni tali da destare preoccupazioni per la salute pubblica. Ad ogni sostanza dunque è dedicato un capitolo, che comprende un identikit generale, seguito dalla segnalazione delle fonti e/o principali vie d’esposizione, del rapporto interno-esterno, dalla descrizione della cinetica e metabolismo, degli effetti sulla salute, nonché una valutazione del rischio sanitario e una casella di riepilogo con i relativi riferimenti. Un documento rivolto a professionisti della sanità pubblica impegnati nella prevenzione dei rischi sanitari delle esposizioni ambientali, nonché a specialisti e autorità coinvolte nella progettazione e utilizzo degli edifici, nonché dei materiali e prodotti adibiti e pensati per gli ambienti indoor.