Al termine di questa revisione di quanto la letteratura e le moderne esperienze suggeriscono in merito all’outsourcing è opportuno sottolineare il ruolo fondamentale che le Direzioni Mediche (di Presidio Ospedaliero, di Area Territoriale o della Prevenzione) possano, e debbano, avere all’interno del processo di esternalizzazione strategica.
Al di là del classico ruolo organizzativo delle attività e delle azioni richieste in tutte le fasi, le direzioni sanitarie hanno essenzialmente il compito di favorire, sviluppare e manutenere la valutazione multiprofessionale e multidisciplinare che risulta essere il fattore vincente di ogni previsione strategica.
Quando il progetto di esternalizzazione interesserà le attività a diretta gestione, le Direzioni mediche hanno anche il compito precipuo di rendere esplicite le regole su cui fondare il rapporto con l’affidatario della esternalizzazione nonché gli obiettivi, finali ed intermedi, del processo di delega.
Sarà altrettanto importante che la direzione sanitaria sviluppi la capacità di definire standard raggiungibili, conformi agli obiettivi prescelti ed ancorati solidamente all’evidenza scientifica.
Nel rapporto con l’affidatario la Direzione Sanitaria dovrà innanzitutto contribuire all’individuazione delle competenze da mettere in gioco, in una logica di complementarietà e integrazione con quelle presenti all’interno dell’amministrazione affidataria problema questo che, al crescere della complessità (e del valore aggiunto incorporato) dei servizi esternalizzati, risulta un tema sempre più centrale. Un secondo aspetto cruciale è inerente le modalità di partnership che si vogliono impostare e sviluppare nel tempo. Se la collaborazione è importante nella gestione del rapporto con il fornitore, La direzione sanitaria dovrà comprendere come questa si evolve nel tempo; quindi la gestione attiva del rapporto dovrà essere vista in una prospettiva dinamica. Infatti se è vero che i guadagni di efficienza di solito emergono chiaramente nel breve periodo, viene spesso a mancare la capacità di presidiare il rapporto in prospettiva e quindi valutare nel medio lungo periodo il reale raggiungimento di efficienza ed efficacia.
Le direzioni sanitarie, al pari simmetricamente delle strutture direttive amministrative, devono quindi saper far crescere esponenzialmente le proprie competenze in questo comparto, ormai divenuto strategico per tutta la pubblica amministrazione ed in particolare per il settore sanitario.
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Autori:
Clemente Ponzetti[1], Roberto Sacco[2], Alessandro Girardi[3], Adriano Gorraz[4], Igor Rubbo[5], Carla Stefania Riccardi[6].
[1] Direttore Sanitario AUSL della Valle d’Aosta
[2] Direttore Medico di Presidio, Ospedale Regionale Umberto Parini di Aosta
[3] Dirigente Medico DMO Ospedale Regionale U. Parini di Aosta, Responsabile Unità Controllo Attività in Outsurcing
[4] Coordinatore presso DMO Ospedale Regionale U. Parini di Aosta, Unità Controllo Attività in Outsurcing
[5] Direttore Amministrativo AUSL della Valle d’Aosta
[6] Direttore Generale AUSL della Valle d’Aosta