Determinate lunghezze d’onda della luce visibile, ad esempio ottenibili con Led, sono letali per alcune specie di insetti. Ad esempio, la luce blu (lunghezza d’onda = 467 nm; luci di diverse lunghezze d’onda hanno diversi colori dello spettro) è letale per quasi il 100% delle pupe dei moscerini della frutta pupe, mentre la luce ultravioletta (lunghezza d’onda = 378 nm) è letale solo per il 40% letale. È quanto spiegano gli autori dello studio “Lethal effects of short-wavelength visible light on insects”, pubblicato su Scientific Reports da un team della Graduate School of Agricultural Science dell’università giapponese di Tohoku (Masatoshi Hori, Kazuki Shibuya, Mitsunari Sato e Yoshino Saito).
I ricercatori giapponesi hanno scoperto che le pupe della zanzara metropolitana di Londra (Culex pipiens molestus) vengono uccise dalla luce viola/indaco luce (417 nm), mentre per le pupe di Tribolio rosso (Tribolium confusum) sono letali diverse lunghezze d’onda, che vanno dal viola al blu.
Anche in natura gli insetti sono sottoposti a queste lunghezze d’onda, ma nello studio sono stati sottoposti a “dosi” di luce molto superiori a quelle che ricevono in condizioni naturali. Le radiazioni luminose produrrebbero all’interno delle cellule dell’insetto una molecola ROS (Specie reattive dell’ossigeno), che può danneggiare i tessuti e portare velocemente alla morte degli animali.
I ricercatori scrivono: «Abbiamo anche studiato gli effetti letali di varie lunghezze d’onda BlueLight (404-508 nm) sulle pupe di zanzara Culex pipiens molestus. L’irradiazione della luce blu irradiazione è stata letale per le pupe di zanzara, anche se la loro tolleranza era superiore a quello delle pupe di D. melanogaste», il moscerino della frutta.
Secondo gli scienziati giapponesi, le diverse lunghezze d’onda potrebbe uccidere insetti differenti e, al contrario degli insetticidi, questa tecnologia potrebbe essere utilizzato con successo in molti ambienti e, cosa fondamentale, sarebbe in grado di uccidere i “parassiti” selettivamente, lasciando illesi gli insetti utili quelli amichevoli. Si potrebbe anche ridurre l’uso dei pesticidi, rendendo così più sano il cibo che mangiamo. Ma il lato negativo è che ci vorrebbe un sacco di energia. Anche illuminando gli insetti con i Led blu, come è stato fatto nella ricerca per evitare un qualsiasi effetto dannoso del calore sulle pupe, non sarebbe comunque facile illuminare interi campi, una questione collaterale con pesanti riflessi economici che però lo studio non affronta. Ma se si riuscisse a fare della luce un “insetticida” economico allora gli agricoltori abbandonerebbero certamente i pesticidi.
L’altro problema è che per tenere sotto controllo insetti diversi bisogna usare diversi tipi di Led. Inoltre la luce UV è di gran lunga il tipo più efficiente, ma può essere dannosa anche per i i mammiferi.
Lo studio è davvero interessante e promettente, ma c’è ancora molta strada da fare prima che i Led sostituiscano insetticidi e pesticidi
Fonte Greenreport