Niente sciopero dei rifiuti, accordo trovato. Il disastro che si sarebbe creato in città come Roma, Napoli, Firenze e Venezia con due giorni di blocco della raccolta della spazzatura il 13 e 14 luglio è stato scongiurato: l’accordo sul rinnovo del contratto nazionale di igiene ambientale è stato raggiunto domenica alle ore 23. La trattativa più difficile degli ultimi anni, che da giovedì sera ha messo attorno al tavolo a oltranza Cgil, Cisl e Uil con Utilitalia e i delegati nazionali, ha subìto diversi colpi d’arresto in una partita giocata tutta sui dettagli. Ma la volontà di trovare la soluzione c’è stata fin dall’inzio. E far quadrare il cerchio sono stati gli aumenti legati alla produttività e flessibilità con la tutela dei posti di lavoro, degli appalti esterni e della sicurezza.
I punti dell’accordo
In sostanza si è risolta la questione degli aumenti nel triennio 2016-2019 fino a 90 euro, più 30 relativi al welfare. In cambio è passato l’aumento di otto ore in più al mese, arrivando a 38 ore alla settimane invece delle attuali 36: su Roma significano 600 mila ore di lavoro in più all’anno distribuite sugli 8 mila dipendenti Ama. Circa un operaio in più ogni trenta. Il lavoro domenicale diventa ordinario e non più straordinario su base volontaria, un fatto che in pratica porterà al 60% l’operatività aziendale nei festivi che finora era al 30%. Da parte dei sindacati sono scattate maggiori tutele per gli accordi esterni, per le integrazioni e i cambi d’azienda e nel caso di licenziamento individuale decide il giudice se reintegrare il lavoratore o no: il jobs act in questo caso non si attua. Inoltre sono aumentate le garanzie sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. E se ci sarà maggiore tutela per le malattie e per gli inidonei al lavoro con pensionamenti anticipati, scatta invece la caccia ai furbetti delle piccole assenze del lunedì o venerdì: ci saranno sanzioni sullo stipendio.
Fonte: Corriere della Sera