Si è appena chiusa l’edizione 2.0 di Pulire (la ventiduesima in assoluto), la kermesse della pulizia professionale, che non ha deluso le aspettative. Molte le novità, in tutte le categorie merceologiche, e sempre alto l’interesse, come testimoniano gli oltre 12.000 visitatori qualificati, di cui oltre il 22% provenienti da 90 paesi di tutto il mondo. Un successo sempre più internazionale, dunque, per una manifestazione vissuta dall’11,25% dei presenti in chiave 2.0. Questa, infatti, la percentuale dei visitatori che ha usufruito della app Pulire 2.0, scaricabile su smartphone e tablet. Ma Pulire 2.0 non è stata l’unica novità 2013: quest’anno, infatti, la fiera del “fare pulito” ha ospitato anche “Pulire Outdoor”, con molti convegni e un’area dimostrativa esterna sulla pulizia della città realizzata in collaborazione con Veronafiere. Altri dati: 265 espositori (il 27% stranieri) su una superficie complessiva di 13.500 mq, con un aumento di operatori di oltre 3 punti rispetto al 2011. Fra gli espositori Germania, Francia, Olanda e Turchia hanno guidato le rappresentanze estere, ma non sono mancate delegazioni anche da Brasile, Singapore, Sudafrica, Tailandia e India. Per quanto riguarda gli italiani, lo scenario non è sostanzialmente mutato rispetto agli anni scorsi: l’80% degli espositori italiani era rappresentato da aziende del nord, in particolare Lombardia (71 aziende), Veneto (36), ed Emilia-Romagna (26), mentre il 16% veniva dal centro e il 4% dal sud. Molto combattuto il Premio Innovazione, con l’unica nota amara dei produttori italiani rimasti a bocca asciutta. Il vincitore del premio è stato Taski Quantum System di Diversey, mentre la giuria della stampa tecnica, composta da 3 testate italiane e 6 straniere, ha assegnato il premio per le attrezzature al Rolling Pack della francese Sri, per i prodotti chimici a Solar Cleaner Rm 99 di Kärcher e per le macchine agli aspiratori serie VL 500 di Nilfisk.
