Buone le intenzioni; assai meno buone, però, le possibili conseguenze. Desta grande preoccupazione la mancata proroga dopo il 31 dicembre per il conferimento in discarica di rifiuti, sia urbani sia speciali, contenenti potere calorico (PCI superiore a 13.000 kj/kg).
Purtroppo il nostro Paese non si è ancora dotato compiutamente degli impianti tecnologici necessari per il trattamento dei rifiuti, una cui parte molto importante finisce quindi ancora in discarica invece d’essere trattata e avviata al riciclo e al recupero di materia e d’energia.
Federambiente apprezza e condivide l’intenzione del governo, tesa a dare un impulso nella direzione della realizzazione di una rete d’infrastrutture industriali che consentano finalmente in tutta Italia una chiusura del ciclo integrato dei rifiuti in linea con le prescrizioni comunitarie. Tuttavia i tempi così ravvicinati rischiano di qui a pochissimi giorni d’impedire l’accesso alle discariche di questo tipo di rifiuti, che non potrebbero essere altrimenti collocati. In mancanza di un’adeguata gradualità nell’entrata in vigore della norma si fa quindi molto concreto il rischio che possano sorgere gravi difficoltà per lo smaltimento dei rifiuti in tante parti d’Italia.