Trasparenza e pari opportunità nelle gare per l’assegnazione dei servizi d’igiene ambientale. Sarà questo uno degli effetti positivi dell’emanazione, da parte del ministero del Lavoro, del decreto che “fotografa” e certifica il costo orario del lavoro di operai e impiegati sulla base dei valori economici fissati dal contratto collettivo nazionale sottoscritto nel giugno del 2011 da Federambiente e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore.
È la prima volta che queste tabelle, pur previste dal contratto di lavoro fin dal 2003, vengono applicate – fra l’altro all’interno dello stesso decreto che fissa quelle relative alle imprese private aderenti a Fise-Assoambiente – anche alle aziende pubbliche associate a Federambiente, consentendo così un’immediata comparazione che dimostra come la distanza fra i due contratti sia ormai molto ridotta grazie al processo, in corso ormai da diversi anni, di convergenza verso un contratto unico di settore.
Il decreto ministeriale permetterà ora di determinare condizioni di pari opportunità e regolarità competitiva fra tutte le imprese che operano in regime d’appalto o affidamento nel mercato dei servizi ambientali, contrastando i comportamenti di concorrenza sleale e i fenomeni d’ingiustificato ribasso delle offerte che penalizzano qualità ed efficienza dei servizi.