Oltre 600mila persone, 1.700 comuni e 4000 località:
sono i numeri del gran finale della campagna di volontariato ambientale organizzata lo scorso week-end in tutta Italia da Legambiente.
Liberare le strade, le piazze e le aree verdi che compongono le nostre città dai rifiuti e dall’incuria. Farlo tutti insieme per raggiungere sempre più persone e rendere più belle le città e la natura d’Italia. Sono stati oltre 600mila i volontari, di cui 300mila solo studenti, che hanno partecipato questo week-end (26, 27, 28 settembre) a Puliamo il mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente. A comporre i numeri di questa 22esima edizione contribuiscono anche le circa 30 associazioni e 50 aziende che con il loro contributo hanno preso parte alla campagna di Legambiente. Sparpagliati in 1.700 comuni i volontari, insieme a cittadini, studenti, amministratori e dipendenti di aziende, hanno preso parte in 4000 località a diverse attività di pulizia per liberare strade, piazze e aree verdi dai rifiuti abbandonati di ogni tipo. Grandissima la partecipazione a Milano, luogo
simbolo di questa edizione, che tra l’altro ospiterà l’Expo2015 ed è l’unica grande città italiana che supera la soglia del 50% di raccolta differenziata. Solo nel capoluogo lombardo sono stati 18 i luoghi interessati dall’intervento di pulizia. E non stati meno fitti le attività e gli eventi in programma nelle altre città italiane come ad esempio quelli di Roma, Napoli, Venezia, Massa Carrara, Foggia dove tra l’altro sono stati organizzati incontri sulla corretta raccolta differenziata e riciclo, ma anche sullo spreco alimentare, altro tema trattato in questa edizione di Puliamo il Mondo. A pochi mesi dall’inizio dell’Expo a Milano, infatti, l’associazione ambientalista durante questo weekend ha colto l’occasione per rilanciare “Buon cibo – chi apprezza il cibo non lo spreca” diffondendo in scuole, ristoranti, mense il “Good-Food-Bag”,sacchetto individuale riutilizzabile per il trasporto di cibo avanzato, ma ancora intatto, da pasti fuori casa. Una proposta importante per ridurre le 240mila tonnellate di cibo che ogni anno in Italia finiscono nei rifiuti.
In Italia, oltre al virtuosismo storico dei comuni del nord, Legambiente ricorda, infatti, che le migliori esperienze dei capoluoghi sul riciclaggio arrivano proprio dal Sud Italia. Ad esempio in Calabria il comune di Cosenza, vincitore quest’anno del Premio Start-up di Legambiente, ha modificato con successo il sistema di gestione di rifiuti passando in poco tempo da percentuali quasi nulle a ben il 55% di raccolta differenziata. A Salerno, si conferma uno dei comuni ricicloni raggiungendo il 65% di differenziata per i suoi 140mila abitanti. In Puglia ottimi risultati arrivano da Andria che raggiunge il 70% per i suoi 100mila abitanti.