I chewing gum, le bottiglie e le lattine, le confezioni di bevande, i pezzi di carta e di vetro, i mozziconi di sigaretta, i sacchetti di plastica, gli avanzi di cibo, le confezioni di alimenti e i piccoli imballaggi in genere: tutto ciò è litter. Si tratta di rifiuti gettati via impropriamente e illegalmente su suolo pubblico e anche privato senza che vi si presti troppa attenzione.
Purtroppo quest’incivile abitudine di gettare rifiuti dove capita senza curarsi dell’ambiente rappresenta un fenomeno in crescita, legato a uno stile di vita improntato all’usa e getta sempre più diffuso. Le ripercussioni però sono assai pesanti: inquinamento ambientale, degrado e danno estetico, effetti sulla qualità di vita, nonché elevati costi diretti di igiene urbana.
Giorgio Ghiringhelli con L’abbandono di rifiuti e il littering di Edizioni ambiente mette insieme per la prima volta tutti gli elementi che definiscono questo fenomeno, analizzandoli con le lenti della psico-sociologia, dell’ecologia, della normativa, dell’economia e della comunicazione. Dal quadro che ne emerge risulta urgente una sinergia tra cittadinanza e amministrazione, con strategie di contrasto che solo grazie a un approccio corale e condiviso e alla valorizzazione delle nuove tecnologie di supporto alle decisioni possono riuscire vincenti nella “lotta” al littering.