Il 13 giugno, nella sede trentina di Italscania, ha avuto luogo la cerimonia di consegna di sei nuovi compattatori Euro 6 appena acquistati da Gorent. Una preziosa occasione per sottolineare i valori condivisi dalle due grandi aziende, a partire dall’ambiente.
Venerdì 13 giugno 2014, ore 10.00: nonostante le nefaste previsioni meteorologiche, nella sede Italscania di Trento tira aria di festa. E c’è un buon motivo. E’ in programma l’incontro tra Italscania SpA, leader nazionale nella commercializzazione di automezzi pesanti, e Gorent SpA, realtà di riferimento nel noleggio di veicoli e attrezzature per l’igiene urbana.
L’occasione: sei nuovi “Euro6” Scania acquistati da Gorent
Con l’occasione l’azienda fiorentina ritira sei nuovi compattatori con motorizzazione Euro 6, allestiti per le proprie esigenze di servizio. Ma l’importanza dell’appuntamento va molto più in là, e ben presto la giornata si trasforma in una vera e propria dichiarazione congiunta di valori condivisi: in pole position l’ecosostenibilità, tanto che, proprio grazie alla partnership con Italscania, Gorent è stata la prima azienda italiana a essersi dotata di veicoli con motorizzazione Euro 6, attrezzati per l’espletamento dei servizi di igiene urbana. Poi vengono altri valori molto importanti, come sicurezza, efficienza, competenza e formazione.
La tavola rotonda con Fenoglio (AD Italscania SpA) e Fabbri (AD Gorent SpA)
Dopo la cerimonia di consegna ufficiale delle chiavi dei sei veicoli acquistati da Gorent, c’è stata una interessante tavola rotonda moderata dalla giornalista Ilaria Biancalani, con i due AD Franco Fenoglio (Italscania) e Furio Fabbri (Gorent). Dopo la proiezione di un video aziendale Italscania che sottolineava l’importanza dell’affiatamento e il valore della “squadra” (in clima di Mondiali non poteva esserci immagine più azzeccata…), Fenoglio ha esordito sottolineando i valori di Italscania: “Gli uomini, il miglioramento continuo, l’affidabilità, il rispetto delle persone e dell’ambiente. Ecosostenibilità significa efficienza, efficacia e controllo dei consumi, quindi una maggior sostenibilità a costi minori senza mai scordare che, al centro di tutto, c’è l’attenzione e il rispetto verso l’individuo”. In pieno accordo Furio Fabbri: “Da sempre la nostra azienda lega il concetto di ecosostenibilità a quell’ideale patto di solidarietà stretto con le generazioni future. Per questo a noi, oggi più che mai, spetta il compito di rappresentare il concetto moderno di imprenditoria: quella tesa al raggiungimento del successo economico ma che abbia forti ricadute culturali e sociali sul territorio circostante”. E mentre Fabbri sottolineava l’importanza di investire sull’ambiente, Fenoglio ribatteva che “la Svezia (il paese-headquarter di Scania) è da sempre all’avanguardia per il green. Scania è stata la prima azienda ad avere Euro 6, e ora siamo già alla seconda generazione di questi veicoli. Abbiamo 3.200 ingegneri costantemente impegnati nello studio di prodotti sempre più ecocompatibili: metano, etanolo, biodiesel… Senza contare la nostra ricerca sull’efficienza del mezzo, che significa innanzitutto minori consumi (e quindi, ancora una volta, minore inquinamento), e tutti i servizi che ruotano intorno alla vendita, alla formazione degli autisti… Veicolo, autista, allestimento è il tris vincente che si trasforma in efficienza. E’ vero, forse a volte non comunichiamo abbastanza. Ma alla base c’è molta sostanza. E rispetto del cliente”.
Tutto parte dal cliente
Già, il cliente. E’ da lì che parte tutto, e lui che muove la filiera. A questo proposito, Fabbri ricorda che “i clienti si stanno spostando sempre di più sul noleggio. Il mercato del rent in questo settore è in rapida espansione anche in Italia. Anche qui da noi, infatti, le aziende si sono rese conto che dovevano terziarizzare la gestione del parco-mezzi. La crisi, a questo proposito, ha avuto una gran parte, mettendo in evidenza la necessità di contare su costi certi. Proprio a proposito dei costi, la sfida è cercare di far capire a tutti che c’è attenzione al recupero di costi legato al minor impatto ambientale. In più, si tende ancora a sottovalutare i costi di fermo macchina: una macchina magari all’inizio può costare meno, ma se non produce e resta ferma, alla fine quanto sarà costata di più? Quando ci saranno le certificazioni, capiremo il vero costo… Gorent Spa oggi, con una flotta di oltre 500 veicoli, è la prima azienda italiana nel noleggio di automezzi attrezzati per l’espletamento dei servizi di igiene urbana”. “E Scania –ha concluso Fenoglio- è il leader assoluto in Europa nei veicoli a lungo raggio. Oggi siamo pronti a spingere la gamma nel settore dei rifiuti in partnership in Italia. In questo settore Scania ha iniziato a muovere i primi passi solo qualche anno fa, ma ora i tempi sono maturi. Insieme col cliente possiamo dare vita a un assett importante facendo offerte competitive ed ecosostenibili”.
Si lavora perché il “green” sia sempre più recepito
Una sensibilità, quella per il “green”, che Fabbri auspica arrivi anche ai “piani alti” della politica. “Bisogna lavorare affinché il Ministero dell’Ambiente consideri il valore dei criteri ambientali nelle gare, evitando il massimo ribasso”. A proposito, tra le tante cose che le due aziende hanno in comune, c’è anche quella di giocare d’anticipo rispetto ai tempi delle normative. A Italscania va il primato del lancio dei motori Euro 6 di prima generazione già dal 2011 e adesso, come anticipato, l’azienda è già operativa per la seconda generazione di Euro 6, per un totale di 13 motorizzazioni. La multinazionale scandinava è, inoltre, l’unica casa di veicoli industriali al mondo ad includere nella propria gamma motori Euro 6 funzionanti al 100% a biodiesel, a cui si aggiungono una serie di motori alimentati con diverse tipologie di carburanti alternativi. Gorent, da parte sua, dopo aver ottenuto le certificazioni di qualità ISO 9001 e ambientale ISO 14001, ha aderito al progetto AZZEROCO2 (che prevede la compensazione di CO2eq associata a 160500 chilometri percorsi da veicoli leggeri dati a noleggio). Inoltre, con ben sette anni di anticipo sulle normative europee, che hanno fissato al 2020 il termine per ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, ha deciso, già dallo scorso anno, di monitorare il proprio impatto ambientale, iniziando il percorso verso la certificazione “Carbon Footprint”, ovvero la valutazione dell’ammontare complessivo di emissione di CO2 degli automezzi. E se, almeno apparentemente, due aziende che operano nel settore degli automezzi pesanti, sembrerebbero aver poco a che fare con l’ecosostenibilità e con i temi della green economy, in entrambi i casi il rispetto ambientale fa parte del DNA aziendale.
Lo Scania Driver Training, pensato per gli autisti
Passiamo infine a uno dei momenti-clou della giornata, che è stato proprio il Driver Training: l’insegnamento attraverso sessioni teoriche e pratiche, del corretto stile di guida. In questo modo si è potuto dimostrare, cifre alla mano, che attraverso una guida professionale si possono ridurre in modo considerevole i consumi di gasolio, utilizzando lo stesso tempo e la stessa velocità di guida. Italscania, però, va oltre, ed offre ai suoi clienti lo Scania Driver Training, ovvero un giorno intero di full immersion i cui costi, assicurano in azienda, verranno ripagati in poco tempo grazie all’efficientamento dell’utilizzo dei mezzi stessi. Ma c’è ancora molto, molto di più: su tutti i veicoli è presente lo Scania Driver Support, sempre pensato per gli autisti. E’ un sistema intelligente che segue tutte le situazioni di guida (salite, uso dei freni, anticipi evento, cambio marcia…) premiando l’autista che opera correttamente con una serie di stellette che si accendono sul display. Senza contare accorgimenti come la marcia per inerzia, la valorizzazione della coppia, il miglioramento dei consumi e, ultimo ma non meno importante, il Driver coaching, che permette di addestrare da remoto gli autisti proprio mentre stanno lavorando, con importanti benefici per il cliente.