Sono aperte le iscrizioni al Bando 2011 promosso da Legambiente e Confindustria sull’ “Innovazione amica dell’Ambiente” che si chiuderanno il 24 ottobre prossimo. Al centro di questa edizione, intitolata “Sostenibilità oggi”, ci sono le città verdi, le reti intelligenti e le risorse rinnovabili. «È la prima volta nella storia economica e sociale dell’Italia e dell’Europa che supera la crisi solo chi ha fatto la pace con l’ambiente e la società – ha dichiarato Andrea Poggio, vice direttore nazionale di Legambiente – energie e risorse rinnovabili e diffuse, mobilità senza petrolio, agricoltura di qualità e cura del territorio, le città capaci di coniugare identità e convivenza. Insomma la sostenibilità ambientale e sociale sono, adesso, anche condizione necessaria alla sostenibilità economica».
Il premio è rivolto al mondo delle imprese che guarda all’innovazione, alle amministrazioni pubbliche, ma anche ai centri di ricerca, ai liberi professionisti e alle associazioni di cittadini che producono beni o erogano servizi. Anche quest’anno, quindi saranno premiate quelle eco-innovazioni di prodotto, di processo e di sistema che partano dalla ricerca di modelli di sviluppo in grado di preservare il capitale naturale, dalla cura e valorizzazione dei territori italiani, nel rispetto della legalità e con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti gli interlocutori.
«L’impegno di numerose imprese nelle politiche di sostenibilità ambientale – ha sottolineato Aldo Fumagalli Romario, presidente della Commissione Sviluppo sostenibile di Confindustria – offre l’opportunità di coniugare crescita e innovazione tecnologica. Il Premio vuole valorizzare le best practices aziendali in campo ambientale, evidenziando i migliori risultati da esse raggiunti, in modo che siano, per tutte le altre realtà imprenditoriali, uno stimolo ad investire nella cultura dell’innovazione per lo sviluppo sostenibile».
I temi dell’edizione 2011 sono quattro. Per le Energie, il bando si rivolge quindi ai prodotti e servizi per il risparmio e l’efficienza energetica; alle tecnologie, ai processi e ai servizi per la generazione, la distribuzione o l’acquisto di energia da fonti rinnovabili. Una particolare attenzione viene posta ai progetti finalizzati alla costruzione di reti intelligenti basate su soluzioni capaci di far dialogare i soggetti integrati nella rete, nonché a servizi e tecnologie per la gestione dei flussi di informazione.
La sezione del bando Agricoltura si rivolge alle realtà che hanno investito nel trasferimento di conoscenze, tutela e innovazione dei prodotti tipici, nella tutela del territorio e del suolo agricolo e forestale, nell’efficienza nell’uso delle bioenergie e biomateriali in un contesto di filiera territoriale e, infine, sviluppo di una rete di diagnostica avanzata per la qualità, la tracciabilità, la sicurezza alimentare. Particolare attenzione viene posta a progetti di agricoltura periurbana e urbana, integrati nei quartieri.
Per la sezione Mobilità il bando valuta le innovazioni che hanno generato: attivazione o miglioramento della multimodalità nei sistemi di trasporto pubblico locale, nonché la flessibilità e l’integrazione con altri servizi di mobilità, in particolare individuando soluzioni per ridurre l'”ultimo miglio” e organizzare il ricorso a servizi di mobilità collettiva o condivisa; miglioramento della logistica delle merci; sensibilizzazione da parte di aziende o amministrazioni pubbliche di clienti, fornitori e dipendenti indirizzandoli verso modelli di mobilità sostenibile; miglioramento delle “prestazioni” delle infrastrutture di mobilità a servizio dei cittadini mediante soluzioni basate sulle tecnologie dell’infomobilità, integrate con tecnologie spaziali/satellitari; ampliamento dell’offerta sul mercato di tecnologie, mezzi, componenti e prodotti a basso impatto ambientale.
L’ultima sezione riguarda l’Abitare e saranno valutate realizzazioni che hanno puntato su: riqualificazione e recupero di aree dismesse o degradate; raccolta e riciclo di acque e rifiuti, efficienza e utilizzo di fonti di energia rinnovabile: i servizi urbani di caseggiato e di quartiere; impiego di tecnologie nella gestione degli edifici e di quartiere (istruzioni, manutenzione, corretto utilizzo impianti, gestione energetica); minor consumo di risorse sia rinnovabili che non rinnovabili anche attraverso servizi di prossimità e impiego di materiali a ridotto impatto in tutte le fasi del ciclo di vita. «La green economy sta diventando una realtà sempre più radicata nel nostro Paese e sono sempre più numerose le imprese che hanno fatto della sostenibilità un marchio di garanzia ed efficienza – ha aggiunto Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente -. L’innovazione passa innanzitutto attraverso scelte politiche o di mercato virtuose e coraggiose di chi pensa davvero che la rivoluzione ambientale sia diventata conveniente da un punto di vista economico e sociale. Per questo Legambiente, anche quest’anno, vuole premiare e valorizzare l’impegno di chi, con l’obiettivo di uno sviluppo complessivamente più sano e sostenibile dell’economia e della società, ha scelto di percorrere questa strada».