Al via il progetto tutto ‘green’ di un gruppo di imprenditori bolognesi
Un vero e proprio Borgo Ecologico del tutto autosufficiente grazie alle energie pulite di aria acqua e sole. E’ questo il progetto che un gruppo di imprenditori emiliano-romagnoli, con capofila la bolognese Dismeco srl, sta realizzando a Marzabotto investendo complessivamente 10 milioni di euro. Una realtà, quella in corso d’opera nel paese dell’hinterland bolognese che, dopo l’inaugurazione del progetto a novembre scorso, si annuncia unica al mondo e prima in Europa, per dare corpo alle istanze di recupero dei materiali e di sostenibilità ambientale della “green economy”, evidenziandone in concreto il reale valore scientifico e culturale, ma anche economico.
Nel nuovo Borgo ecologico infatti tutto avrà una prospettiva sostenibile, a partire dalla “location”, un’area industriale dismessa di oltre 45.000 metri quadri sede della ex cartiera Burgo, acquisita dalla Dismeco e sottratta al previsto ma impattante
insediamento di una centrale turbogas. La conversione dell’area avverrà attraverso un’attenta opera di recupero del patrimonio architettonico industriale esistente. Nel sito, dove già oggi avviene il trattamento e il riciclo di circa 500 lavatrici al giorno e di tonnellate di piccoli televisori e Pc dismessi, si produrrà inoltre energia pulita attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici di ultima generazione, integrati da apparati sperimentali applicati al mondo del geotermico e del mini-eolico, e da turbine idriche che utilizzeranno la forza motrice del fiume Reno che alimenta, da centinaia di anni, le attrezzature della storica cartiera.
Quella che di fatto si configura come una innovativa” area industriale verde” sarà il fulcro di una serie di attività concretamente connesse alla sostenibilità ambientale, ma anche un luogo dove le materie prime saranno oggetto di studio costante per un loro efficace recupero, tramite collaborazioni con l’università di Bologna e quella svedese di Goteborg. Il “Borgo Ecologico” sarà anche un luogo ideale per diffondere cultura eco-sostenibile: la ex Villa Rizzoli, ubicata all’interno del complesso, ospiterà infatti entro l’anno aule didattiche dotate di moderne attrezzature interattive dove i bambini saranno concretamente istruiti su come applicare, quali futuri cittadini responsabili, le migliori pratiche ambientali.
Anche le forme d’arte infine avranno il loro spazio. Saranno programmati eventi che coinvolgeranno artisti di livello, che operano utilizzando materie prime metalliche o plastiche recuperate.
Rilevanti anche le implicazioni che il progetto del Borgo Ecologico sortirà sull’occupazione della zona. Dismeco ha infatti, dato la disponibilità, ad assumere entro il 2011 i 22 lavoratori della ex cartiera, attualmente in mobilità, impiegandoli in un percorso di riqualificazione professionale. “Il progetto “Borgo Ecologico”- spiega Claudio Tedeschi, ideatore e Presidente della Dismeco – è soprattutto un progetto industriale basato su fondamentali economici rigorosi. Tuttavia abbiamo voluto trasformarlo in una esperienza unica in tema di sostenibilità, un valore aggiunto per l’ambiente, il territorio e la comunità locale”.