Sono Hera, Enel, A2a, Smat Torino e Marche Multiservizi le aziende vincitrici del primo Top Utility Award , il premio alle eccellenze italiane del settore utility che portano nelle nostre case l’energia elettrica, il gas, l’acqua e gestiscono i rifiuti. Il premio speciale Mezzogiorno è andato ad Aqp (Acquedotto Pugliese), Amap Palermo e Salerno Energia .
L’award – il primo che non si basa sulle scelte di una giuria ma su di un innovativo metodo di analisi scientifica applicato ai dati aziendali, in modo da valorizzare le migliori pratiche – è stato assegnato il 23 ottobre scorso a Roma in occasione del convegno “Le utilities per lo sviluppo economico e sociale dell’Italia. Le eccellenze dei servizi pubblici per la rinascita del nostro Paese”.
Cinque le categorie premiate: oltre al Top Utility Award assoluto (Hera), sono stati assegnati i premi alla Sostenibilità (A2a), alla Comunicazione (Enel), a Clienti e sviluppo del territorio (Marche Multiservizi) e a Tecnologia e innovazione (Smat).
I ricercatori, guidati da Alessandro Marangoni, direttore scientifico di Top Utility Award, hanno passato al setaccio cento aziende italiane : un universo in salute, in grado di dare lavoro a 130mila dipendenti per un fatturato complessivo di 111 miliardi di euro che nel 2011, nonostante la crisi , ha continuato a investire per un totale di 2,7 miliardi .
Le prime dieci utility tricolori, spiega l’analisi, hanno performance paragonabili ai grandi player europei. I servizi pubblici nel loro complesso hanno investito lo 0,2% del Pil in tecnologia e innovazione . E sono le aziende dell’acqua ad avere contratto i maggiori debiti per modernizzare e ridurre le perdite della rete , investendo il 13,2% del fatturato.
Le utility sono più sensibili ai temi sociali: l’80% ha un codice etico e certifica Qualità e Ambiente, tanto che le aziende produttrici di energia elettrica emettono meno CO2 rispetto alla media del mix energetico italiano e il 58% rende pubblico il proprio bilancio (per 34 aziende su cento si tratta di un bilancio di sostenibilità). Non solo, fanno anche meglio la raccolta differenziata raggiungendo un target del 49% contro una media nazionale pari al 35,3%.
Altri elementi chiave sono il rapporto con i clienti e lo sviluppo del territorio. In proposito, oltre il 60% delle società ha realizzato negli ultimi anni indagini di customer satisfaction , il 41% delle quali nel 2011.