Sorpresa, ma non troppo: oltre due italiani su tre, stando a una ricerca Swg presentata alla fiera milanese EIV del veicolo elettrico e intelligente, che si è chiusa il 19 novembre scorso, si dicono disponibili all’acquisto di un’auto elettrica, che assicurerebbe riduzione dell’inquinamento e maggiore risparmio energetico. L’alto costo rispetto alle auto tradizionali, la limitata autonomia, la mancanza di una rete diffusa per la ricarica dei veicoli sono, è noto, i maggiori ostacoli alla diffusione di questa tecnologia. La partita per la diffusione delle auto elettriche, che è anche una partita per lo sviluppo e la competitività, si gioca principalmente sulla diffusione di infrastrutture per la ricarica e la loro standardizzazione; sulla socializzazione dei costi infrastrutturali; su politiche di sostegno al mercato; sull’alleanza tra società elettriche, industrie automobilistiche, produttori di batterie, università e centri di ricerca; su un coordinamento e una regolamentazione nazionale e un progetto unitario a livello europeo. Nel frattempo, in Italia, nel settembre scorso è stato firmato l’accordo per la costituzione della Piattaforma Tecnologica Italiana per la mobilità elettrica: un’alleanza tra il mondo della ricerca e quello dei produttori per realizzare l’obiettivo di una mobilità elettrica veramente competitiva a livello nazionale entro il 2015.