Copura, la cooperativa ravennate nata nel 1975 dall’iniziativa di 25 donne intraprendenti, festeggia mezzo secolo. Con un sogno nel cassetto, poi avveratosi. Ecco le principali tappe di un cammino di crescita in tutti i sensi: nei numeri, nel raggio di attività, nella gamma dei servizi offerti e nella sostenibilità ambientale, etica e sociale.
Quella di Copura, eccellenza italiana dei servizi di pulizia, multiservizi e servizi integrati che festeggia i suoi “primi 50 anni”, è una storia unica ed emblematica al tempo stesso. Mezzo secolo che merita di essere ripercorso e celebrato, a partire da quel 1975 in cui nacque l’idea imprenditoriale.
I primi passi… “in rosa” Proprio agli esordi risale la prima delle tante note d’orgoglio che costellano il cammino della cooperativa: in un’epoca di accese rivendicazioni e importanti conquiste sociali, 25 donne lavoratrici di Ravenna decidono di mettersi in società e muovere i primi passi per creare un’organizzazione che consenta loro di conquistare non solo una posizione lavorativa più sicura, ma anche un maggiore riconoscimento sociale. Nasce così la “Cooperativa Pulizie Ravenna”, nome alla base dell’attuale acronimo “Copura”. Il successo sarebbe andato oltre le più rosee attese: all’epoca, infatti, nulla poteva far presagire il futuro di sviluppo che quella piccola cooperativa avrebbe percorso…
Con il sorriso e tanta visione Lo spirito, però, era già dei migliori. La motivazione pure. Lavoratrici con il sorriso, nonostante le difficoltà e una condizione ancora lontana dai livelli attuali di tutela, spinte dal desiderio di emancipazione, impegnate quotidianamente nella gestione di piccoli cantieri e, nello stesso tempo, capaci di immaginare un futuro di sicurezza e di crescita. Alla base, una gestione cooperativa solida, anche faticosa, vissuta sul campo e che guida ancora, in ottica moderna, lo spirito di un’azienda che ha saputo tracciare un percorso di trasformazione visionaria e appassionata. A sottolinearlo è Corrado Pirazzini, presidente di Copura: “Le fondatrici di Copura hanno dimostrato che la determinazione e la cooperazione possono superare qualsiasi ostacolo. Con il loro impegno quotidiano e la loro visione, hanno gettato le basi di un’azienda che l’hanno resa solida e riconosciuta a livello nazionale, innovandosi senza mai perdere i valori di solidarietà e rispetto. Il loro esempio continua a ispirarci nel costruire un futuro sempre più inclusivo e sostenibile.”
L’ingresso nel Consorzio Cinque anni più tardi, nel 1980, seconda tappa importante: la Cooperativa entra a far parte per la prima volta di un Consorzio di Cooperative. Questo le permetterà di collaborare con altre realtà aziendali, acquisire nuove commesse e rafforzare la propria presenza sul territorio. La crescita che ne consegue è dunque naturale: grazie ai nuovi cantieri si ampliano le possibilità di accedere ad ambiti diversi, che fungono da stimolo per crescere e svilupparsi ancora. E’ qui che ha inizio il grande impegno della cooperativa in ambito sanitario: gli interventi e i servizi presso importanti Aziende Ospedaliere diventeranno un pilastro fondamentale per la crescita aziendale.
Commesse prestigiose, da Milano fino al Colle…Decennio che arriva, prospettive che si ampliano. Anche gli anni ’90 sono importanti in questo senso: a partire dal 1996, insieme all’ampliamento della gamma di servizi offerti, la Cooperativa inizia ad estendere il raggio d’azione territoriale uscendo per la prima volta dal perimetro emiliano-romagnolo per approdare in Lombardia e Veneto. Un passo significativo che ha visto Copura esportare la propria esperienza e servizi, confermando il grado di competenza raggiunto. Oggi l’azienda è presente sull’intero territorio nazionale, compresi luoghi iconici come il Palazzo del Quirinale a Roma, la Tenuta di Castelporziano a Roma e il Palazzo della Regione Lombardia a Milano.
Diventare grandi, fra traguardi e responsabilità Mentre l’anno successivo -1997- è quello delle prime certificazioni di qualità, nei “Duemila” la coop prende atto di essere ormai… diventata grande. E si sa, a ruoli importanti corrispondono grandi responsabilità. Da qui il trasferimento della sede aziendale in spazi più ampi, oltre ad un notevole incremento di organico (l’aspetto occupazionale è sempre stato al centro dell’attenzione, com’è naturale nell’universo cooperativo) e ad un’articolazione interna più spiccatamente manageriale, per offrire risposta alle nuove esigenze gestionali. Di pari passo corre l’ampliamento del know-how e dell’offerta di servizi, fino a quel momento focalizzata sulle pulizie, che si estende a facchinaggio, logistica e servizi integrati.
Nell’ “alto rischio”, con competenza e know-how Contemporaneamente è andata sempre più maturando l’esperienza nel campo della pulizia e della sanificazione ospedaliera, per la quale è stato necessario orientare la professionalità aziendale in funzione dell’importanza e della delicatezza del servizio da svolgere, fino a conseguire il bagaglio tecnico e culturale che le permette tutt’ora di affrontare con competenza la pulizia, oltre al resto, di aree ad alto e altissimo rischio: blocchi operatori, centrali di sterilizzazione, unità coronariche, emodialisi, reparti infettivi, rianimazione e terapie intensive oltre che di svolgere altri numerosi servizi come il trasporto di materiale sanitario (all’interno delle strutture e “su gomma”), la distribuzione di farmaci, l’assistenza al vitto e il trasporto pazienti.
Il nuovo nome e la nascita del “Network” Nel 2013 arriva Kineo e nasce il Network Copura, all’insegna di competenza e progettualità innovativa. Kineo è tra le principali realtà nazionali nella gestione e nella manutenzione di impianti tecnologici, e il suo apporto di know-how specializzato è indispensabile per costituire una realtà unica nel panorama nazionale delle facilities. È tutto pronto per il cambio ufficiale di denominazione, che arriva nel 2019: “Copura” è una sintesi che, se da un lato riecheggia le origini della coop, dall’altro guarda ai mutamenti e alle sfide future. Ormai l’azienda non è più solo pulizie: è un riferimento per servizi innovativi, caratura nazionale, evoluzione tecnologica e esperienziale. “Il cambio di denominazione –sottolinea Pirazzini – non è stato solo una scelta formale, ma una tappa fondamentale del nostro percorso di crescita nel settore dei servizi integrati. Con l’ingresso di Kineo e la nascita del Network Copura, abbiamo ampliato competenze e prospettive, rafforzando la nostra capacità di offrire soluzioni all’avanguardia e su misura per le esigenze di un mercato in continua trasformazione.”
2025: 50 candeline per un cammino di qualità e sostenibilità E arriviamo a questo 2025. Cinquanta candeline, una tappa importante. “Da quel 1975 -dice Pirazzini- sono trascorsi anni di cambiamento, evoluzione, crescita, ampliamento della gamma dei servizi e incremento del personale, ma sempre nel rispetto dei tradizionali valori cooperativi. Copura oggi è una realtà dinamica, attiva su tutto il territorio nazionale, protagonista di un cammino di sostenibilità scandito dal conseguimento di un corredo di certificazioni che ne definiscono il profilo responsabile e attento alla qualità: alle prime -degli anni Novanta- si sono aggiunte quella ambientale (ISO 14001), etica (SA 8000), anticorruzione (ISO 37001), sicurezza (ISO 45001), oltre all’adozione del modello di organizzazione e gestione ex dlgs 231/01 e alla valutazione di massimo punteggio ottenuta nell’ambito del rating di Legalità”.
Un forte impegno sociale (e non solo) Non ultime le certificazioni sociali, diversità e inclusione e parità di genere, ISO/IEC 27001 sulla sicurezza delle informazioni, ISO 50001 (efficienza energetica), il Certificato Ecolabel UE per i servizi di pulizia e la registrazione Emas. Con una sensibilità particolare per il tema della sostenibilità, ambientale, etica e sociale. Un’attenzione comprovata dai comportamenti virtuosi dell’azienda, che si concretizzano in scelte ed investimenti aziendali nel settore delle energie rinnovabili: ad esempio il complesso di impianti fotovoltaici installato sul tetto della propria sede già nel 2012, esteso otto anni più tardi all’ampliamento della sede stessa; o la sottoscrizione di un contratto di fornitura della restante energia necessaria, totalmente proveniente da fonti rinnovabili, che ha portato a zero l’impatto energetico complessivo.
Azioni concrete e misurabili Ma la vera sostenibilità è quella concretamente “misurabile”: così, oltre a misurare l’impatto ambientale dei servizi erogati e a diminuire le emissioni, si impegna anche sul fronte della compensazione di quelle che sono, per loro natura, inevitabili; per questo la cooperativa ha conseguito la certificazione ISO 14067 ed in passato ha eseguito la piantumazione di 60 olmi, 60 aceri campestri e 80 frassini nel territorio di Ravenna. Dal 2020 redige il Bilancio di sostenibilità che viene annualmente validato dall’assemblea dei Soci. In ambito di sostenibilità si sottolinea la certificazione Ecovadis, secondo cui Copura è stata classificata “medaglia d’oro”.
Copura oggi: efficienza, sinergia e affiancamento Forte dei suoi 50 anni di esperienza, la coop mette a disposizione del cliente la propria esperienza, che si traduce in efficienza, sinergia ed ottimizzazione nell’erogazione del servizio, con l’intento di diventare un vero e proprio partner e non un semplice fornitore, un interlocutore esperto capace di supportare e studiare soluzioni mirate, assicurare risposte puntuali e tempestive.