(Tratto da “GSA” n1,gennaio 2011)
Torna in scena, il 16 e 17 marzo, il principale appuntamento italiano del settore della disinfestazione.
La seconda edizione di Disinfestando è ormai alle porte e c’è grande attesa per quella che si avvia a diventare l’expo-conference di riferimento di un intero settore in piena evoluzione, tanto da coinvolgere i principali attori del comparto a livello italiano ed internazionale. L’appuntamento è a Riccione, Palazzo dei Congressi, per i giorni 16 e 17 marzo. Dopo il notevole successo riscontrato nel 2009, ecco dunque tornare Disinfestando, ancora più grande, interessante e internazionale: l’evento, a un paio di mesi dal suo svolgimento, sta già facendo registrare un grande interesse dimostrando come il settore della Disinfestazione in Italia sia cresciuto sul piano numerico e nel bisogno di informazione e conoscenza.
La seconda edizione dell’esposizione di Riccione conferma, fra l’altro, la validità della scelta, operata tre anni fa dai soci Anid, di volere una manifestazione dedicata esclusivamente alla disinfestazione in un periodo compatibile con gli impegni delle imprese e in una collocazione che fosse logisticamente favorevole.
Un appuntamento centrale per il pest control
A Disinfestando 2011 ci saranno una trentina di espositori tra i quali tutti i maggiori e qualificati produttori italiani di prodotti, equipaggiamenti, attrezzature e accessori. Ma non solo: saranno presenti anche importanti multinazionali e fornitori provenienti da Inghilterra, Francia, Slovenia, oltre a distributori collegati a espositori nazionali. Consisterà in una esposizione dei fornitori, produttori e distributori del settore della disinfestazione e derattizzazione, affiancate a conferenze su temi di grande interesse per tutti gli operatori ed i protagonisti, pubblici e privati, dell’industria della disinfestazione. Disinfestando, in definitiva, è già diventato un evento centrale dell’industria del pest control italiano e non solo.
Ma come va la disinfestazione in Italia?
Bisogna dire che la disinfestazione è ancora, almeno in Italia, un segmento notevolmente dinamico e con ampi, amplissimi margini di crescita. Anche perché, dati alla mano, ha risentito della crisi in misura decisamente minore rispetto ad altre tipologie, seppure affini, di servizi (si pensi, ad esempio, a tutto il comparto del cleaning, che ha conosciuto giorni davvero difficili in questi ultimi tempi).
Crisi a parte, non è che la disinfestazione italiana navighi a vele spiegate e non abbia problemi: le difficoltà, le scommesse e gli obiettivi a breve e medio termine per il futuro non mancano di certo. I primi e imprescindibili si chiamano informazione, professionalizzazione e qualità. Innanzitutto, e questo è tra i primi scopi di Disinfestando, occorre fare chiarezza su che cosa sia davvero un servizio di disinfestazione serio e professionale. Purtroppo capita ancora di frequente che molti considerino in fondo facile il lavoro del disinfestatore. Uno di quei lavori, per intenderci, in cui ci si può agevolmente improvvisare. Tutto sommato, pensano ancora in tanti, per iniziare non serve molto: basta qualche attrezzatura messa lì alla bell’e meglio, poi i prodotti si trovano un po’ dappertutto, e via discorrendo… Niente di più falso e sbagliato. D’altra parte, occorre proprio dirlo, se ci si dovesse semplicemente affidare al rispetto della legislazione vigente (che pure c’è) non ci sarebbe molto da sperare, vista la scarsità cronica di controlli seri e la sfrenata corsa al ribasso da parte di tanta committenza, pubblica e privata. Cosa fare, a questo punto? Un interessante spunto di Sergio Urizio si può leggere nell’editoriale del numero di ottobre di Disinfestare & Dintorni: nonostante i numerosi e ripetuti proclami giunti da diverse direzioni e in differenti momenti, ancor oggi il disinfestatore tende ad essere considerato poco più che un semplice manovale alle dipendenze del datore di turno, sia essa un’impresa multiservizi, un’amministrazione locale, una ex municipalizzata o quant’altro. E’ evidente che l’immediata conseguenza di tale svalutazione è che chiunque possa fornire un’attività di disinfestazione e derattizzazione: dall’addetto alle pulizie a persone che non hanno mai fatto nulla di simile in tutta la loro vita. Quanto ai controlli, non si parla, ovviamente, soltanto di controlli di risultato, ma anche dei requisiti che un’impresa deve possedere per poter assicurare un servizio di qualità. Nonostante le leggi non manchino, infatti, continua ad avvertirsi la mancanza dei controlli sui requisiti minimi professionali per intervenire con prodotti biocidi, attrezzature, programmi di intervento nell’ambiente urbano, nelle filiere alimentari, nelle scuole, nelle abitazioni, ma anche addirittura negli ospedali, dove se ne vedono davvero di tutti i colori. Contro questo stato di cose si è sempre battuta Anid, che mira a una sempre maggiore qualificazione delle imprese italiane mediante accreditamenti, incontri, eventi, tavole rotonde, seminari, giornate di studio e di approfondimento, pubblicazioni e momenti di confronto.
La parte convegnistica: due tavole rotonde di grande rilievo
Proprio in quest’ottica la due giorni riccionese sarà anche l’occasione per affrontare con competenza e, soprattutto, concretezza, due temi cruciali per lo sviluppo del settore: la questione dei biocidi e della sostenibilità, e il tema della sicurezza alimentare. Per questo in ciascuno dei due giorni è previsto un momento di approfondimento.
In particolare, il 16 si parlerà di prodotti, in relazione soprattutto alle nuove direttive europee che stanno fortemente modificando il segmento del pest control visto da produttori e formulatori, in un incontro dal titolo “L’evoluzione, i problemi e le ripercussioni nel settore della disinfestazione delle Direttive CEE in materia di biocidi e sviluppo sostenibile”.
Il 17, invece, sarà la volta di una tavola rotonda in cui si approfondirà la questione del ruolo della disinfestazione nell’industria alimentare: un tema che sarà trattato molto nel concreto, grazie alla partecipazione di rappresentanti dell’industria, addetti al controllo qualità e operatori a vario titolo coinvolti nella filiera. “La sicurezza alimentare, gli standard e i fornitori di Pest Control: un rapporto triangolare” il titolo dell’evento.
Alla prima Tavola rotonda hanno già assicurato la propria partecipazione il Ministero della Salute (nella persona della d.ssa Marcella Marletta), l’Istituto Superiore di Sanità (con la d.ssa Maristella Rubbiani), Federchimica-Assocasa, a cui si affiancheranno qualificati rappresentanti dell’Industria e Distribuzione alimentare e delle società di auditing.
Umberto Marchi