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Maple Cigarettes Project: da mozziconi di sigaretta a materiale termoisolante

Maple Cigarettes Project è il progetto di una startup italiana che dà una seconda vita ai mozziconi trasformandoli in imbottitura per giacche e piumini. Human Maple offre il suo servizio ad hotel, ristorazione, centri commerciali, Comuni.

Human Maple è la  startup italiana che raccoglie i mozziconi di sigaretta attraverso posacenere smart e dà loro una seconda vita, trasformandoli in imbottitura termoisolante. Human Maple offre il suo servizio agli hotel: è stato avviato un progetto pilota con un Hotel B&B. Anche nel campo della ristorazione gli esempi non mancano: Pizzeria Terra Mia, Freccia Bar, Simply Eat And Drink, tutti sul territorio di Modena. Ma il servizio offerto ha interessato centri commerciali e grandi gestori di comuni come Geovest ed Hera. Al 2023  ha raccolto 86.487 mozziconi, che corrispondono circa a 32 chili. Il nome “Maple” deriva da una parola inglese che sta ad indicare l’acero riccio, un albero che immagazzina grandi quantitativi di CO2 e li trasforma in ossigeno. Abbiamo avuto il piacere di intervistare il CEO e Co-founder di Human Maple, Ali Benkouhail, che ci ha illustrato le straordinarie potenzialità del servizio da loro offerto.

Quando è nata Human Maple e di cosa si occupa?
“Human Maple si costituisce il 10 Marzo 2022 ma il lavoro che si cela dietro all’idea di business procede ormai da più di quattro anni. Siamo nati nell’ambito della consulenza ambientale, in particolare promuovendo l’educazione nei centri estivi e nelle scuole, con l’obiettivo di migliorare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente. Poi però abbiamo notato l’esistenza di un problema importante, di cui nessuno ancora si stava occupando: la dispersione dei mozziconi di sigaretta nell’ambiente. Facendo un po’ di ricerca abbiamo scoperto che all’estero i mozziconi venivano riciclati e abbiamo deciso di provarci anche noi. Così è nato il “Maple Cigarettes Project”: io, ingegnere ambientale, e il mio socio Marco Boccia, ingegnere informatico, abbiamo creato un team con un chimico industriale, un ingegnere meccanico e alcuni esperti di marketing e comunicazione. Abbiamo validato, presso il garage del mio socio, il processo in piccola scala per mozziconi di sigarette e Heets di Iqos. Abbiamo visto che funzionava, aveva le potenzialità di essere venduto come servizio e di contribuire ad educare le persone a non gettare a terra il mozzicone di sigaretta”.
Come funzionano i vostri sistemi smart di raccolta dei mozziconi?
“I nostri sistemi sono molto semplici. Utilizziamo dei posaceneri a forma di sigaretta, resi interattivi grazie alla gamification. In una bacheca viene posta una domanda cui il fumatore può rispondere votando una tra due opzioni disponibili e gettando il mozzicone all’interno di uno dei due scompartimenti. La domanda da porre viene scelta in base al cliente, così da fornire anche una raccolta dati. In questo modo il fumatore è incentivato a gettare il mozzicone nel nostro posacenere, che si riempirà più a destra o più a sinistra, a seconda della risposta più gettonata. Lo svuotamento viene poi fatto internamente dall’agenzia di pulizia, o dalla municipalizzata se il cliente è il comune. I mozziconi, una volta raccolti, passano nelle mani di un nostro partner che si occupa di stoccarli e consegnarceli per la fase di lavorazione e valorizzazione.”
Come funziona il processo di riciclo dei mozziconi e quali prodotti si ottengono?
“Innanzitutto, separiamo il tabacco e la cenere, che viene utilizzata come compost. Passiamo poi alla cartina che, in quanto contaminata da inchiostro, rappresenta uno scarto e viene separata dall’acetato di cellulosa, ovvero la parte bianca che si trova dentro il filtro della sigaretta. L’acetato di cellulosa rappresenta la componente plastica problematica: questa viene lavata con un solvente organico che poi noi ridistilliamo sia per ridurre l’impatto ambientale che per diminuire i costi. Una volta estratto, viene fatto essiccare e da questo processo si ottiene un materiale simile al cotone. L’acetato ha una fortissima proprietà termoisolante e noi lo utilizziamo principalmente per l’imbottitura di giacche. Queste non sono ancora in vendita sul mercato in quanto ora stiamo cercando di raccogliere più materiale possibile.”
Quali sono le principali criticità che riscontrate?
“Uno dei problemi principali è proprio quello di riuscire a raggiungere un quantitativo elevato di mozziconi. Il mozzicone ha infatti un peso specifico molto basso e per ottenere un chilo di acetato di cellulosa sono necessari tre chili di mozziconi di sigarette. Per questo Human Maple sta installando quanti più posacenere possibile in giro per l’Italia, da Nord a Sud, così da raccogliere grandi quantità di mozziconi ed educare il maggior numero di fumatori a riporre la cicca nel nostro posacenere. Raccogliendo i mozziconi saremo in grado di ottenere un volume sufficiente a fornire al cliente che acquista l’acetato di cellulosa un flusso continuo di materiale.”
Dove siete attivi e dove intendete espandervi?
“Siamo attivi in Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia e Sicilia. Abbiamo chiuso da poco un contratto di esclusiva con Svicom Spa, un’azienda che gestisce centri commerciali in tutta Italia. Stiamo inoltre realizzando un progetto pilota con Hera SpA nei 5 comuni di Modena, Castelfranco Emilia, San Cesario sul Panaro, Spilamberto e Zola Predosa, per iniziare la più grande sperimentazione del nostro servizio. Vogliamo intraprendere ancora tanti progetti per espanderci quanto più possibile e raggiungere i nostri obiettivi”.

https://humanmaple.com

 

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