Sanificazione trasporti: Francesco Marrone, presidente di Uniferr, in esclusiva per GSA, evidenzia il rischio di calo di attenzione dei decisori politici sulle operazioni di sanificazione del trasporto pubblico nel 2023.
L’inizio del nuovo anno si presenta carico di aspettative per il mondo dei servizi. E allo stesso tempo di notevoli preoccupazioni. L’aumento dei costi rischia di ripercuotersi sulla qualità delle prestazioni offerte ai committenti sia pubblici sia privati, e se pensiamo all’emergenza sanitaria ancora non del tutto archiviata, questa prospettiva assume dei toni particolarmente gravi e allarmanti. Come presidente di Uniferr (l’associazione confindustriale che rappresenta le aziende dei servizi integrati in ambito ferroviario), vicepresidente di Confindustria Servizi Hcsf e imprenditore, ho voluto porre l’attenzione sul rischio di un calo di attenzione rispetto alle operazioni di sanificazione nell’ambito dei trasporti, e nessuno sino ad oggi ha smentito i nostri timori. Si profila un pericoloso ritorno al passato, ovvero l’interruzione dell’obbligo di sanificare gli ambienti pubblici, un ritorno all’epoca pre -pandemia in cui tali servizi, in mancanza di un così grande rischio infettivo, erano svolti con gran cura in ambito sanitario, ma molto meno nei luoghi pubblici e di lavoro. Rimaniamo colpiti da questa scelta poiché denota l’indifferenza dei decisori politici, che non considerano quanto sia importante che la messa in sicurezza dei convogli prosegua anche nel 2023, sia per gli utenti dei mezzi di trasporto, sia per tutto il personale impegnato nello svolgimento dei servizi a bordo. Oggi se possiamo viaggiare senza mascherina a bordo dei treni è grazie al processo di pulizia e sanificazione che le nostre aziende attuano con grande professionalità.
Anche per l’intelligenza artificiale è indispensabile la sanificazione dei mezzi pubblici
L’importanza della sanificazione è ormai evidente, tanto che persino l’intelligenza artificiale riesce con grande precisione a restituirne l’importanza. Serve una dimostrazione? Ecco un testo generato da ChatGPT, una applicazione in grado di creare conversazioni complesse. “La disinfezione dei treni è una pratica molto importante per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i passeggeri che viaggiano in treno. La disinfezione deve essere effettuata con regolarità e con prodotti efficaci per eliminare i germi e i virus presenti su superfici come maniglie, sedili e tavolini. In questo modo, si può ridurre il rischio di trasmissione di malattie infettive e garantire un ambiente più salubre per tutti. Inoltre, la disinfezione dei treni è particolarmente importante in questo periodo di pandemia, quando il rischio di trasmissione di malattie respiratorie è più elevato. Con la disinfezione regolare, si può contribuire a proteggere la salute dei passeggeri e a prevenire la diffusione di malattie come il COVID-19. Inoltre, la pulizia e la disinfezione dei treni può contribuire a rafforzare la fiducia dei passeggeri nei confronti del trasporto ferroviario e a garantire che essi si sentano al sicuro e protetti durante il viaggio. In conclusione, la disinfezione dei treni è un processo fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i passeggeri e per proteggere la loro salute. È importante che questa pratica venga effettuata con regolarità e con prodotti efficaci per garantire il massimo livello di sicurezza possibile”. Ciò che avete appena letto è un testo scritto da un computer, utilizzando uno dei software (ve ne sono molti e sempre più performanti) in grado di elaborare testi a partire da un argomento a scelta. Si noti la precisione, sorprendente, quasi da addetti ai lavori rispetto al tema prescelto. Perché, mi chiedo, le istituzioni fatte di donne e uomini in carne ed ossa non riescono a raggiungere un tale grado di consapevolezza?
Intelligenza artificiale: i pro e i contro della sospensione della sanificazione
Ecco, poi, un altro esempio: un testo che riguarda la possibile sospensione delle procedure di sanificazione: “Sospendere la disinfezione dei treni potrebbe essere una decisione difficile e controversa, ma in alcuni casi potrebbe essere giustificata. Innanzitutto, è importante considerare i costi associati alla disinfezione dei treni. Se il costo di questa pratica è troppo elevato rispetto al budget a disposizione dell’azienda ferroviaria, potrebbe essere necessario trovare soluzioni alternative o sospendere temporaneamente la disinfezione per risparmiare sui costi. Inoltre, potrebbe essere giustificato sospendere la disinfezione dei treni se vi sono altre misure di sicurezza in atto che possono garantire un ambiente sicuro per i passeggeri. Ad esempio, se tutti i passeggeri sono obbligati a indossare maschere protettive e a mantenere le distanze di sicurezza, il rischio di trasmissione di malattie infettive potrebbe essere già sufficientemente ridotto. Infine, potrebbe essere giustificato sospendere la disinfezione dei treni in caso di emergenze o situazioni di emergenza che richiedono l’utilizzo di risorse limitate, come ad esempio durante una pandemia. In questi casi, potrebbe essere necessario concentrare le risorse su altre attività più urgenti o prioritarie, come ad esempio il trasporto di beni di prima necessità o il trasporto di pazienti malati. In conclusione, la sospensione della disinfezione dei treni potrebbe essere giustificata in alcune circostanze, come ad esempio per risparmiare sui costi o per concentrare le risorse su altre attività più urgenti. Tuttavia, è importante valutare attentamente i rischi e i benefici di questa decisione e assicurarsi che siano in atto altre misure di sicurezza per proteggere la salute dei passeggeri”.
In estrema sintesi, anche una intelligenza artificiale è in grado di riflettere e argomentare sulla bontà della scelta di non sanificare i treni, evidenziando come i benefici tratti dal risparmio economico potrebbero essere azzerati dall’elevato costo sociale di un mancato argine al virus. E’ una scelta, in ogni caso, da ponderare.
L’auspicio per il 2023 è che si torni a ragionare valutando l’esperienza pregressa, rafforzando ogni presidio utile alla salvaguardia dalla salute dei pendolari e dei lavoratori del comparto ferroviario e dei servizi, puntando alla sanificazione professionale costante, soprattutto quando i virus si dimostrano più aggressivi.
Francesco Marrone, presidente Uniferr