Lo conferma il nuovo report mensile della Consulenza statistico attuariale dell’Inail. Le infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto alla data dello scorso 31 gennaio sono 147.875, 16.785 in più rispetto al mese precedente (+12,8%). I decessi sono 461 (+38 rispetto al 31 dicembre)
La seconda ondata di contagi da Covid-19 ha avuto un impatto più intenso della prima anche in ambito lavorativo e non solo per la presenza di un mese in più. Il quadrimestre ottobre 2020-gennaio 2021, con oltre 92mila contagi, incide infatti per il 62,3% sul totale delle infezioni di origine professionale denunciate all’Inail dall’inizio della pandemia, rispetto agli oltre 50mila casi registrati nel trimestre marzo-maggio 2020, pari al 34,2%.
A rilevarlo è il 13esimo Report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, pubblicato il 18 febbraio scorso insieme alla versione aggiornata delle schede di approfondimento regionali, che alla data dello scorso 31 gennaio registra 147.875 denunce di infortunio sul lavoro da nuovo Coronavirus, pari a circa un quarto delle denunce complessive di infortunio pervenute all’Inail dall’inizio del 2020 e al 5,8% dei contagiati nazionali totali comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) alla fine di gennaio. I casi in più rispetto ai 131.090 del mese precedente sono 16.785 (+12,8%).
Fonte Inail