Alla fine del 2019, il Parlamento europeo ha dichiarato un’emergenza climatica, la Commissione europea ha proposto l'”accordo verde europeo” e il Consiglio europeo ha approvato “l’obiettivo di raggiungere un’UE neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050”. Questi passi e piani politici molto significativi intendono portare il più grande mercato mondiale di beni e servizi per allineare la sua intera economia agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. “Nessuno (un no business) sarà lasciato indietro”, ha ripetutamente affermato la Commissione europea. L’EFCI ha deciso di accompagnare il settore nelle sfide e nelle trasformazioni future.
In effetti, il Green Deal europeo è già stato qualificato come lo sforzo più significativo dell’Unione Europea sin dalla creazione del mercato unico. Attraverso 47 azioni specifiche e con un ambizioso piano finanziario, il Green Deal europeo modellerà le industrie e i mercati per i decenni a venire. È quindi un’opportunità per le imprese e le parti interessate di impegnarsi in cambiamenti climatici e azioni di innovazione che producono impatti sociali ed economici chiave e soddisfano l’urgenza della crisi climatica.
Più specificamente, la Commissione europea mira a garantire la coerenza tra politica industriale, ambientale, climatica ed energetica per creare un ambiente aziendale ottimale per la crescita sostenibile, la creazione di posti di lavoro e l’innovazione. La Commissione sostiene inoltre l’industria europea nel passaggio a un’economia neutrale dal punto di vista climatico e migliora l’efficienza energetica dei prodotti attraverso la legislazione sulla progettazione ecocompatibile. Per quanto riguarda più da vicino l’economia circolare, la Commissione sta intraprendendo una serie di azioni per sostenere il passaggio a un’economia più circolare e, dopo il suo primo piano d’azione per l’economia circolare del 2015, ha già annunciato l’intenzione di emetterne presto una nuova.
Convinta che l’integrazione nell’economia circolare possa contribuire all’innovazione, alla crescita e alla creazione di posti di lavoro, l’EFCI vuole assicurarsi che tutto quanto sopra possa trasformarsi in un’opportunità commerciale per il settore. Inoltre, l’EFCI vuole anche garantire che il settore dei servizi svolga un ruolo nella strategia industriale per la trasformazione verde. Come afferma la Commissione, “la transizione è un’opportunità per promuovere attività economiche sostenibili e ad alta intensità di lavoro”, e l’EFCI è convinta che i servizi di pulizia non solo ne trarranno vantaggio, ma contribuiranno anche a una transizione verde di successo.
Pertanto, l’EFCI ha già iniziato a lavorare per accompagnare il settore in questa transizione. Nei prossimi mesi, insieme agli esperti, alle principali aziende in materia di innovazione e sostenibilità e ad altre parti interessate, l’EFCI svilupperà una guida che verrà presentata il prossimo autunno.