“La nuova normativa sulla tracciabilità finanziaria va sospesa, o per i servizi rischia di scatenarsi il caos. A dirlo le associazioni aderenti a Rete Imprese Italia (Confcommercio, Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confesercenti) che hanno ribadito assieme a Confindustria la necessità e l’urgenza di una sospensione temporanea della norma contenuta nel piano antimafia.
Le Associazioni che prestano servizi per le Pubbliche amministrazioni con contratti di appalto o di concessione (tra cui i servizi di gestione rifiuti, pulizie/multiservizi, lavanderia industriale, ristorazione, erogazione buoni pasto, servizi socio assistenziali, vigilanza armata e non, erogazione energia e gestione di servizi in Facility management, servizi al pubblico nei beni culturali), stanno ricevendo in questi giorni segnalazioni sempre più preoccupate dalle aziende per l’entrata in vigore della normativa, che pone troppi e gravi dubbi interpretativi ed applicativi.
L’entrata in vigore della legge, senza un adeguato periodo transitorio, ha già causato infatti in via cautelativa, il blocco dei pagamenti delle amministrazioni e della stipula dei nuovi contratti, ed ora da più parti si chiede una sospensione temporanea per consentire alle imprese e alle stazioni appaltanti, in tempi ristretti e predeterminati, di poter porre in essere tutti gli adempimenti richiesti dalla legge e di procedere ai necessari adeguamenti gestionali e contabili.
“Non contestiamo i contenuti di fondo della norma, perchè è giusto impedire alle organizzazioni mafiose di infiltrarsi negli appalti – concludono le associazioni – chiediamo solo il tempo necessario per metterci in regola, e far scattare la nuova regolamentazione senza scatenare il caos come sta accadendo ora”.