(tratto da “GSA” n.8, agosto 2010)
Una nuova figura, quella dell’ASCS (Air System Cleaning Specialist) garantisce un alto livello di professionalità nel campo della bonifica degli impianti aeraulici. Per l’Italia è un passo in avanti di grande rilievo.
Nel nostro Paese, quella della pulizia e bonifica dei sistemi aeraulici (gli impianti collegati alla circolazione dell’aria in ambiente indoor, in particolare di condizionamento, riscaldamento e ventilazione), rappresenta senz’altro una “nuova frontiera” dell’igiene specializzata rivolta ai luoghi comunitari confinati.
Numerose evidenze scientifiche testimoniano che l’inquinamento degli ambienti confinati ha grande influenza sulla salute umana, in quanto contribuisce in maniera significativa all’incremento della frequenza delle principali malattie che colpiscono la popolazione italiana, quali le malattie respiratorie, allergiche, le malattie cardiache ed i tumori.
L’impegno di AIISA, Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici, sotto questo aspetto è ben noto,avendo affrontato più volte questo argomento nelle nostre pagine ed ora è testimoniato ulteriormente dalla garanzia di professionalità ASCS. Di che si tratta?
Una sfida stimolante
Come in tutte le occasioni di novità culturali e sfide imprenditoriali, la ricerca di linguaggi condivisi e approcci professionali affidabili diventa una necessità vitale.
Un “sfida” di civiltà particolarmente stimolante alla luce di una sempre maggiore presa di coscienza, da parte della nostra società, circa l’importanza della perfetta salubrità dell’aria respirata negli ambienti chiusi, non solo per la prevenzione dei gravi pericoli di contaminazione chimica e microbiologica, ma anche per i fondamentali diritti connessi alla qualità delle condizioni di lavoro e di vita di ciascuno di noi. Spesso sentiamo parlare di legionella e robottini tuttofare come se solo a quel batterio fosse legata la salubrità dell’aria degli ambienti confinati e solo all’utilizzo di quello strumento è legata la soluzione dei problemi operativi.
Un aiuto a fare chiarezza e a stimolare cultura ed imprenditoria sembra essere il Testo Unico sulla Sicurezza, il Decreto Legislativo n. 81 del 9/4/2008 che, se correttamente applicato anche nella parte legata ai controlli e alle sanzioni (punto dolens dei vari impianti legislativi varati in precedenza!) potrebbe rappresentare la pietra miliare per lo sviluppo di questa “nicchia” del cleaning super-specializzato.
Infatti all’Allegato IV – Requisiti dei luoghi di lavoro , capitolo 1.9 Microclima , viene inserita la nota 1.9.1.4 che meglio specifica quanto già previsto dalla legge 626/94 art.33:
Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori.
In realtà il Ministero della Salute nel 2001 aveva prodotto un documento dal titolo “Linee Guida per la Tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati”. A seguito di detto documento e dai risultati di una commissione scientifica creata allo scopo , se ne è definito uno più tecnico nel 2006.
Infatti, il documento 2636 del 5 ottobre 2006 della Conferenza Stato Regioni promuove lo “Schema di linee Guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione” stabilendo criteri di indirizzo legislativo per le regioni a tale riguardo. In particolare a pag. 10 si stabilisce un criterio di riferimento tecnico per definire la “pulizia” di un canale di aria condizionata indicando il NADCA Vacuum test e l’ACR 2006 . Tutti i soci di AIISA obbediscono per Statuto associativo a tali indicazioni procedurali.
Già in precedenza la Regione Liguria si era mossa in tale direzione ( vedi documenti nella Sezione Normative del sito web www.aiisa.it ).
A seguito del documento citato della Conferenza già alcune Regioni, nella loro autonomia legislativa, hanno prodotto alcune Leggi Regionali (Puglia, Lombardia, Emilia Romagna) .
Queste Regioni hanno inserito le raccomandazioni relative al controllo della igienicità degli impianti di condizionamento in leggi attinenti alle precauzioni da prendersi per limitare la diffusione via aerea delle malattie infettive negli ambienti confinati.
Attualmente le autorità preposte a questi controlli sono le ASL, ed in particolare un loro settore denominato PRESAL. La vigilanza sul rispetto delle normative è di competenza degli Ispettori delle Aziende Sanitarie Locali, che la esercitano secondo la procedura prevista dagli articoli 20 e 21 del Decreto Legislativo 19.12.1994, n. 758.
Solo condotte perfettamente sanificate, attraverso interventi mirati, eseguiti da esperti professionisti ed imprese qualificate in possesso di apparecchiature tecnologicamente avanzate, infatti, possono garantire l’eliminazione di contaminanti fisici, chimici e biologici non presenti naturalmente nell’aria esterna dei sistemi ecologici di elevata qualità. Le fonti normative vigenti che regolano la materia e le possibili conseguenze derivanti dalla loro trasgressione aprono, indubbiamente, inediti scenari di sviluppo per la creazione di figure tecniche dotate di specifici profili professionali.
L’Utenza a cui ci si rivolge sono tutti coloro che utilizzano un impianto di ventilazione e/o di climatizzazione, siano essi piccoli o grandi, ad uso civile o industriale. L’aria che attraversa un circuito aeraulico, infatti, può contaminarsi indipendentemente dalle sue dimensioni.
AIISA, mancando sia in Italia che in Europa uno standard procedurale, ha fatto la scelta di sposare la Procedura NADCA, che al momento è l’unica a livello internazionale. Diversi Stati europei hanno proprie leggi in materia – una diversa dall’altra – ma non sono, ovviamente, una procedura. L’obiettivo al quale si mira è che in Italia chiunque voglia cimentarsi in questa attività debba essere formato e debba operare secondo regole e standard ben precisi, che salvaguardino la salute sia degli operatori che quella degli occupanti di un ambiente confinato, come uffici, ospedali, ed altri luoghi comunitari.
Uno specialista dell’air cleaning
La omogeneità professionale anche in termini di servizio al cliente e non solo di acculturamento personale è oggi garantita all’ utenza dalla figura dell’ASCS (Air System Cleaning Specialist) proposta da AIISA:ogni azienda
associata AIISA come Socio Ordinario, per poter dichiarare di operare secondo le Procedure AIISA / NADCA, deve avere al suo interno almeno un ASCS.
Le associazioni,a seguito di un accordo siglato a Dallas nel marzo 2006, hanno sviluppato un progetto per far svolgere gli esami di ASCS in Italia ed in lingua Italiana, evento di assoluta originalità nel panorama dei rapporti internazionali dell’associazione americana.
La certificazione ASCS evidenzia un alto livello di professionalità nel campo della bonifica degli impianti aeraulici. Attraverso questa certificazione si dimostrano i requisiti di conoscenza nel settore della bonifica dei sistemi HVAC, la conoscenza delle procedure NADCA, gli standard di sicurezza attinenti ai lavori relativi. Superando un rigoroso esame di certificazione di 150 domande, il candidato raggiunge una reputazione di affidabilità e competenza.
L’aspirante ASCS ha dovuto studiare e superare una prova seria e selettiva.
Per essere espliciti, la prova si basa su 150 domande, alle quali si deve rispondere scegliendo un’unica risposta tra le quattro proposte. Le risposte, assieme ai fogli delle domande, vengono chiuse in una busta nominativa e spedite negli USA. Qui vengono esaminate da un computer e successivamente NADCA informa AIISA sui candidati che hanno superato l’esame e con quale percentuale di risposte esatte: la soglia per risultare “promossi” è del 70%.
Questo è il requisito minimo sul quale ogni operatore costruisce la propria professionalità. E’ chiaro che rispetto ad un “battitore libero” – che non possiede un requisito di partenza e lavora al di fuori di qualsiasi procedura nazionale ed internazionale, gli associati AIISA esprimono quanto di meglio ci sia oggi in Italia.Ovviamente essere ASCS rappresenta un punto di partenza e non di arrivo sul quale ogni specialista certificato costruisce la propria cultura professionale.
La certificazione ASCS
La certificazione non solo sottolinea uno sviluppo professionale, ma è anche una credenziale internazionale che riconosce in un professionista la conoscenza e la competenza relative all’igiene dei sistemi HVAC.
Il programma di certificazione certifica i singoli e non le Ditte/Società. Le persone certificate possono usare queste credenziali per promuovere la loro esperienza professionale. La certificazione non è trasferibile ad altri.
AIISA, seguendo la ventennale esperienza di NADCA, raccomanda che almeno un dipendente chiave o il responsabile dell’azienda sia un Air Systems Cleaning Specialist certificato. Questa persona deve essere un dipendente a tempo pieno dell’impresa e direttamente responsabile sia della conduzione dei progetti, che supervisore di tutti i progetti relativi alla bonifica degli impianti aeraulici.
Egli garantisce che l’Impresa da cui dipende applica la procedura NADCA. Ovviamente non ci sono limiti al numero di ASCS nella stessa Azienda.
L’esame è stato sviluppato seguendo le procedure più qualificate e collaudate sotto la supervisione di esperti esterni. Le procedure per gli esami si basano su un’indagine accurata tra le professionalità e le esperienze proprie del settore, sulle aree di competenze specifiche, e su una conoscenza generale che le aziende concordano nel
ritenere basilare per una competenza professionale.
Il Comitato di Certificazione NADCA AIISA ha utilizzato i dati raccolti per definire il contenuto delle domande d’esame. Le domande sono state elaborate dai suoi membri, che dirigono aziende di esperienza pluriennale nel campo della bonifica dei sistemi aeraulici. Ogni singola domanda è stata analizzata e quelle selezionate sono state incluse nel programma di esame.
AIISA (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici) è nata nell’aprile del 2004 come risultato della cooperazione di alcune aziende italiane che avevano l’obiettivo di individuare procedure condivisibili nel campo della pulizia e bonifica dei sistemi aeraulici. La mission di AIISA e dei soci che ne fanno parte è, dunque, la diffusione della conoscenza delle migliori procedure disponibili, a livello internazionale, per una pulizia efficace e sicura dei sistemi di aria condizionata. Il motto di AIISA è “Qualità è Conoscenza”: ciò significa che solo un processo di apprendimento continuo aiuterà i professionisti del settore ad operare a livelli di eccellenza.
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