(tratto da “GSA Regionale PMI”, editoriale 1/2010)
Nello scorso numero di GSA Regionale PMI c’eravamo lasciati descrivendo in questo stesso spazio ciò che di nuovo stava nascendo nel mondo delle piccole e medie imprese, e di come il seme gettato nell’ormai storico teatro Capranica di Roma nel lontano 2006 stesse cominciando a germogliare. Le 5 “sorelle” del mondo PMI (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato,CNA e Casa Artigiani) parlavano allora della possibilità sempre più concreta di creare insieme un organismo di rappresentanza ed una fondazione comune per portare la voce dei “piccoli” nei tavoli in cui si decide il futuro del mondo lavorativo italiano.
Lo scorso 10 maggio all’auditorium della musica di Roma è stata presentata la “Rete Imprese Italia”, alleanza ufficiale tra le cinque sigle della piccola e media impresa di Capranica, davanti al ministro del Welfare Maurizio Sacconi, ai rappresentanti dei principali partiti politici italiani ed ai leader delle principali sigle sindacali italiane. Un organismo che siederà d’ora in poi ai tavoli della concertazione di Palazzo Chigi per esporre le richieste di 2,6 milioni di associati, dal bacino potenziale di 4,2 milioni di imprese e 14,5 milioni di addetti che totalizzano oggi 817 miliardi di fatturato complessivo (pari al 59% del valore aggiunto prodotto nel Paese). Primo portavoce ufficiale sarà Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, che cederà il timone tra sei mesi ad un altro degli altri presidenti (scelto tra Ivan Malavasi di CNA, Giorgio Guerrini di Confartigianato, Marco Venturi di Confesercenti e Giacomo Basso di Casartigiani) in una governance semestrale . Le associazioni saranno riunite sotto l’egida di una fondazione che avrà il compito di laboratorio di analisi e ricerca, pensatoio e ufficio del programma, alla cui giuda siederà per i prossimi due anni il presidente del Censis Giuseppe De Rita.
Confindustria, sindacati e Governo dovranno così confrontarsi con un nuovo attore, che ha già annunciato le sue richieste: “Minor pressione fiscale e maggior accesso al credito – ha riassunto Sangalli – perché la crisi non è affatto conclusa”. Gli altri temi in agenda di Rete Imprese Italia saranno – a quanto annunciato – il federalismo fiscale, la riduzione della burocrazia, la semplificazione e l’instaurazione di regole e tempi certi per il pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni.
Con queste premesse, nonostante le difficoltà del periodo, si può prevedere che per le piccole e medie imprese italiane i prossimi mesi porteranno sensibili miglioramenti. Come primo segnale grazie alla pressione della neonata Rete Imprese Italia sono stati inseriti nella manovra economica da 24 miliardi di euro la proroga della moratoria sui debiti delle Pmi (attualmente in scadenza il 30 giugno) e l’innalzamento del tetto per la detassazione dei premi di produttività, mentre nuove disposizioni per la riduzione del prelievo fiscale e lo sgravio contributivo degli aumenti salariali derivanti dalla contrattazione di secondo livello sono in cantiere per il 2011. Mentre in Parlamento si discute di proposte di legge per modificare la costituzione e permettere una maggiore liberalizzazione economica per le imprese e di implementazioni dello Small Business Act europeo, il documento che preme proprio per la creazione di politiche specifiche dedicate alle Pmi.
Dedicato al settore della piccola e media impresa è anche il decreto pubblicato lo scorso 11 giugno sulla Gazzetta Ufficiale per la riforma degli interventi di reindustrializzazione nelle aree e nei distretti in crisi, promosso dallo stesso Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico Stefano Saglia. Con il nuovo documento si promuoverà un nuovo metodo per l’individuazione di queste aree e si disciplineranno i procedimenti per arrivare più facilmente alla loro soluzione, non lasciando così più da sole le azienda in difficoltà.
Rimane ancora tanto da fare, è vero, ma ora possiamo dire con soddisfazione che i piccoli sono diventati grandi e che – siamo sicuri – riusciranno a farsi ascoltare e vedere di più nelle sedi che contano. “Le pmi costituiscono una realtà umana ed aziendale di particolare importanza nel panorama sociale ed economico dell’Italia – ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano proprio in occasione del varo di Rete Imprese Italia lo scorso 10 maggio – Il patrimonio di creatività, duttilità, e spirito di sacrificio che queste imprese hanno saputo esprimere non deve essere disperso, rappresentando uno degli elementi fondamentali per assicurare la crescita equilibrata del nostro paese nel rigoroso rispetto della concorrenza e dei diritti dei lavoratori e dei consumatori”. Parole, a cui ora si riesce però a prestare ascolto con un sorriso ed una speranza nel futuro in più.