Prosegue la “storia infinita” dello Sdapa pulizie, con un capitolo destinato a rappresentare un serio precedente. Come si ricorderà, fin dalla sua pubblicazione, e in occasione delle numerose revisioni e ripubblicazioni, il Sistema dinamico di Acquisizione della Pubblica Amministrazione per la fornitura dei “Servizi di pulizia e igiene ambientale, se da un lato era stato accolto con grande entusiasmo dalle Pmi, che vi vedevano (e vi vedono ancora, a buona ragione) una preziosa opportunità per partecipare in forma diretta e autonoma alle gare della PA, dall’altro non aveva mancato di suscitare perplessità. Molte di queste, in particolare, erano legate al discusso criterio on/off per i punteggi tecnici.
Ebbene, proprio su questo aspetto è caduta la prima tegola sul Sistema: infatti il 19 ottobre è stato pubblicato il provvedimento di revoca dell’Appalto specifico per l’affidamento dei servizi di pulizia e igiene ambientale per gli immobili del Ministero della Giustizia nell’ambito del Sistema Dinamico di Acquisizione della Pubblica Amministrazione per la fornitura dei “Servizi di pulizia e igiene ambientale per gli immobili in uso, a qualsiasi titolo, alle pubbliche amministrazioni” (Sdapa Servizi di pulizia) – ID Sigef 1964. Il provvedimento è stato attuato anche a causa dei numerosi ricorsi che censuravano l’assegnazione dei punteggi tecnici con soli criteri on/off. Si tratta di un precedente da non sottovalutare, perché sulla base di analogo principio potrebbe “saltare il banco” anche di altre gare nell’ambito dello stesso Sdapa, con conseguenti innumerevoli lunghissime proroghe agli attuali gestori e immancabili aggravi in termini di costi, diretti e indiretti, per le casse pubbliche.
Speriamo che cambi qualcosa, perché al di là dei contenziosi provocati anche dalle disattenzioni in fase di bando, l’idea dello Sdapa è ottima, e a buon diritto fa gola alle imprese, a condizione che i criteri non premino il massimo ribasso e che la selezione sia operata, già in fase di stesura del bando, in modo il più possibile aperto alla concorrenza anche delle Pmi. La procedura informatizzata, lo ricordiamo, riguarda forniture sia sotto che sopra soglia: un’opportunità da non perdere per tutte le imprese interessate al mercato pubblico che, sino ad ora, non hanno potuto partecipare direttamente e in forma autonoma ai bandi indetti dalla centrale d’acquisto nazionale e/o dai soggetti aggregatori ad oggi attivi. Staremo dunque a vedere quale sarà il prossimo capitolo di questa ormai annosa vicenda.