HomedisinfestazioneLinee guida per dare il “ben servito” ai roditori

Linee guida per dare il “ben servito” ai roditori

(tratto da “GSA” n.7, Luglio 2010)


Quando si affronta il tema della sicurezza alimentare non si può non considerare la presenza di roditori ed infestanti vari all’intero delle strutture in cui si preparano  e distribuiscono i cibi. Un monitoraggio grossolano o tecniche di prevenzione inadeguate e sommarie potrebbero comportare gravi rischi per la salute dell’uomo.

Ed è proprio nell’ottica di migliorare la qualità igienica all’interno di strutture confinate  che Pierangelo  Macchione, dell’Azienda Sanitaria di Firenze e Ugo Gianchecchi,  consulente di Igiene Ambientale, hanno redatto ormai da qualche anno le Linee Guida contro i roditori  in strutture utilizzate per detenere, produrre, preparare , vendere o somministrare alimenti e bevande. Uno strumento molto utile che è stato diramato in tutto il territorio di competenza dell’azienda ospedaliera fiorentina e a cui A.N.I.D.  (Associazione Nazionale Italiana Disinfestatori) ha dato il proprio contributo.

Sinergie virtuose

Queste sono le sinergie che fanno bene al settore, che contribuiscono ad innalzare il livello di qualità e professionalità offerto attraverso un’attenzione al dettaglio, innanzitutto negli strumenti di comunicazione, cui poi si rapporta l’intero comparto.  Anche per questo A.N.I.D., nella persona del suo Presidente Sergio Urizio, ha fortemente voluto un incontro per confrontarsi su alcuni punti del manuale: dalla riunione ne esce quindi un documento validato nella sostanza che A.N.I.D. ha poi provveduto personalmente a presentare agli organi competenti del Ministero della Salute, il quale sta valutando di presentarlo al Consiglio Superiore di Sanità, prima di trasmetterlo in via definitiva alle competenti funzioni regionali nell’ottica di una diffusione capillare e un’applicazione propositiva delle corrette procedure operative contenute nel documento. «Anche noi di A.N.I.D. – afferma Urizio – ci muoveremo personalmente  per una supervisione dell’ISS nonché per un coinvolgimento nella sperimentazione e applicazione delle linee guida da parte della Committenza alimentare, in modo da potere confrontarci in ultima analisi anche con le esigenze degli interlocutori: un’importante occasione per render il documento quanto più possibile condiviso nelle procedure e nella metodologia». E per dare anche noi il nostro contributo alla diffusione del documento lo riportiamo di seguito integralmente.

 

Linee – guida per la lotta contro i roditori in strutture utilizzate per detenere, produrre, preparare, vendere o somministrare alimenti e bevande1.


Monitoraggio Prevenzione Controllo derattizzazione valutazione delle procedure di derattizzazione in ambito di Controllo Ufficiale Alimenti.

La presenza di roditori nocivi (ratti e topi) all’interno di strutture ove si stoccano e si distribuiscono sostanze destinate all’alimentazione umana può comportare seri rischi per la possibile trasmissione di microrganismi nocivi alla salute dell’uomo. Pertanto tutte le strutture del settore alimentare (depositi all’ingrosso, supermercati, stabilimenti produttivi etc.) devono essere realizzati ed organizzati in maniera tale da garantire un elevato livello di difesa e protezione contro l’ingresso e la proliferazione dei suddetti agenti infestanti.

Requisiti

I principali requisiti contro le infestazioni da roditori nocivi sono: l’inaccessibilità / ermeticità delle strutture da parte dei muridi; la corretta gestione dei rifiuti; la pulizia e sanificazione di strutture, attrezzature ed aree esterne di pertinenza. Il mantenimento di detti requisiti deve essere perseguito anche attraverso una efficace prevenzione delle infestazioni attuata applicando i moderni sistemi di pest management (controllo delle merci in arrivo, monitoraggio interno, lotta mirata, verifiche sul mantenimento di idonee condizioni strutturali).

   Inaccessibilità delle strutture. L’inaccessibilità non potendo essere assoluta dovrà comunque tendere al maggior livello di ermeticità delle strutture; a tal fine: le porte dei magazzini dovranno essere dotate di idonee guarnizioni e di chiusure ermetiche; gli scarichi saranno sempre provvisti di sifonatura; le finestre dei locali seminterrati dovranno essere corredate di idonee reticelle metalliche; le tubazioni e canalette saranno perfettamente sigillate sul punto di inserzione nelle opere murarie; l’ingresso di cavi elettrici e telefonici dovrà essere sigillato etc.

   Corretta gestione dei rifiuti e delle aree di carico e scarico delle merci. La corretta gestione dei rifiuti alimentari prodotti, che costituisce una fonte di richiamo / attrazione dei roditori dalle aree limitrofe alla strutture, non può prescindere dalla disponibilità di un numero sufficiente di cassonetti nonchè dalla loro frequente pulizia e sanificazione. La gestione delle aree di scarico e carico delle merci risulta, altresì, di estrema importanza per la prevenzione delle infestazioni in particolare per quanto riguarda:

1                    la possibile presenza contestuale di cassonetti di rifiuti (talvolta in numero notevole);

2                    la collocazione di compattatori e di sollevatori (c.d. rampe meccaniche) per l’accesso ai magazzini ed ai locali di lavorazione (in particolare le macellerie hanno guidovie di collegamento diretto dei  reparti di lavorazione con le aree esterne);

3                    l’esistenza di griglie di scolo dei liquidi che possono defluire dai suddetti cassoni.

 

   Pulizia e sanificazione.

L’esecuzione degli interventi di pulizia e sanificazione in particolare dei locali di deposito, lavorazione ed esposizione (ad esempio: isole frutta e verdura nella GDO, scaffali e pavimento sottostante i banchi di vendita libera o assistita) dovrà garantire la tempestiva rimozione degli accumuli di sporco di materiale organico. Tali operazioni di rimozione detriti e sanificazione dovranno sempre essere effettuate prima della chiusura serale delle attività in aree a rischio.

Sistema di monitoraggio e controllo.

A fronte del rischio residuo di possibile intrusione di roditori nocivi (attraverso accessi e/o fessure / aperture etc. ovvero tramite la merce introdotta giornalmente) è indispensabile che le strutture siano dotate di un sistema di monitoraggio e controllo costituito da distributori di esca rodenticida esterni e trappole meccaniche interne (come suggeriscono le più attuali indicazioni tecnico scientifiche in materia). […]

Distributori di esca  rodenticida
Tipologia distributori di esca da collocare in aree esterne.

I distributori di esca da impiegare nelle aree esterne delle aziende alimentari dovranno essere costituiti da un contenitore, in plastica rigida o metallo, forato su due lati per l’accesso dei roditori, apribile su un lato per l’ispezione e la ricarica, dotato di alloggiamento e sistema di fissaggio interno dell’esca rodenticida, munito di un sistema di ancoraggio esterno (ad un sostegno, al suolo o ad una parete).

 Collocazione distributori di esca.

I distributori di esca, ove presente un sufficiente spazio di alloggiamento, dovranno essere collocati all’esterno dell’immobile in modo da formare una doppia cintura protettiva: una lungo il muro perimetrale della struttura (o pertinenza) ed una a ridosso dell’immobile. Nel caso in cui la collocazione dei distributori di esca sia realizzata in area aperta al pubblico trovano attuazione le disposizioni contenute nella Legge Regionale Toscana 39 del 16/08/2001. I distributori potranno essere collocati anche in ambienti confinati, a rischio di presenza murina, quali i locali tecnologici (ad esempio: cabine elettriche, locali pompe e condizionamento), le controsoffittature, gli scannafossi, i parcheggi interrati; in ogni caso, i distributori di esca non potranno essere posizionati in magazzini alimentari, reparti produttivi o di vendita.

 

Trappole tipologia delle trappole meccaniche. Esistono diverse tipologie di trappole per la cattura dei roditori costituite da attrezzature e dispositivi di varia forma e dimensione:  semplici tavolette collanti adescate con aromi alimentari (libere o posizionate all’interno di idonei contenitori);  strutture in materiale plastico o in lamiera (anche fornito di finestra d’ispezione trasparente) che consentono catture multiple di roditori grazie a meccanismi basculanti.  trappole multi-cattura più complesse:

�                  o con soluzioni antifermentative nel loro interno;

�                  o con meccanismi elettronici di avviso di avvenuta cattura.

 

 collocazione trappole meccaniche.

I dispositivi atti alla cattura dei roditori devono essere collocati nei punti interni più a rischio della struttura perché ritenuti possibili punti di rifugio, passaggio o richiamo dei roditori stessi. In particolare dovranno essere presenti nei magazzini di sostanze alimentari, reparti lavorazione e aree vendita.

Sistema di controllo

 documentazione dei punti di monitoraggio.

Tutti i dispositivi impiegati per il controllo dei roditori (distributori di esca e trappole meccaniche) dovranno essere segnalati da idonei cartelli a parete o control points su postazioni fisse riportanti il numero progressivo assegnato, l’indicazione dell’Impresa di Disinfestazione e/o del responsabile del controllo ed i relativi recapiti. Nel caso dei dispensatori di esca i cartelli o i control points su postazioni fisse dovranno riportare anche la tipologia del rodenticida utilizzato ed il relativo antidoto. Rinvio al § “Sistema di controllo dei casi eccezionali”. Il posizionamento di dette attrezzature dovrà essere documentato nella planimetria dei locali mantenuta aggiornata e resa disponibile all’interno della struttura per l’effettuazione di eventuali ispezioni. L’esito di ciascun controllo dovrà essere riportato su scheda “monitoraggio roditori nocivi” contenente i dati relativi: a) al consumo di esca; b) alle catture dei roditori; c) al rinvenimento di tracce, camminamenti e deiezioni. Tutte le schede e gli eventuali reports rilasciati da imprese di disinfestazione dovranno essere mantenuti a disposizione dell’Organo di controllo all’interno della struttura. Rinvio al § “Gestione presenza roditori”. Per “Impresa di Disinfestazione” si intendono le imprese regolarmente iscritte all’apposito Albo provinciale istituito presso la locale Camera di Commercio ed in possesso dei requisiti di legge richiesti per l’esercizio delle attività di Disinfestazione e Derattizzazione al momento dello svolgimento di tali servizi.

 programmazione del monitoraggio di routine.

Al fine di esercitare un efficace monitoraggio dei roditori, dovrà essere controllato il consumo di esca almeno una volta al mese e, contestualmente, ciascun distributore dovrà essere reintegrato con esca più fresca / appetita. Le trappole meccaniche invece dovranno essere verificate almeno due volte alla settimana per l’eventuale eliminazione del/i roditore/i catturati: 2 volte al mese la verifica dovrà essere effettuata da Impresa di Disinfestazione, con cadenza quindicinale, di cui 1 potrà svolgersi in concomitanza con la verifica delle postazioni con esca tossica esterne e nei locali tecnici. La eventuale eliminazione dei roditori catturati dovrà essere effettuata nel rispetto della normativa vigente. Tali verifiche dovranno essere eseguite in autocontrollo da impresa di disinfestazione esterna o dal personale interno della struttura purché specificamente formato. L’addestramento potrà essere fatto dalla Impresa di Disinfestazione responsabile del servizio che ne curerà anche l’aggiornamento, rilasciandone documentazione.

 gestione della presenza di roditori nocivi.

In caso di “evidenti consumi”2 di esca imputabili a roditori nocivi o nel caso di cattura anche di un solo esemplare all’interno della struttura dovranno essere attuati immediati interventi mirati a riportare, nel più breve tempo possibile, la situazione esterna ai livelli di normalità.

Il ripristino dovrà essere finalizzato alla:  eliminazione dei roditori presenti tramite posizionamento di distributori e trappole accessorie; in particolare:

�                    o i distributori di esca dovranno essere controllati ogni tre giorni;

�                    o le trappole cattura dovranno essere controllate ogni tre giorni ;

 

         rimozione delle cause strutturali ed organizzative che hanno consentito l’intrusione murina (quali ad es.: presenza di fessurazioni, camminamenti, intercapedini utilizzate come possibili siti di infestazione, accumuli incontrollati di alimenti, materiali e rifiuti presenti sia all’interno che in pertinenze esterne);

 sanificazione straordinaria dell’area interessata al fenomeno;  riesame del piano di autocontrollo per quanto riguarda le procedure di:

�                    o                     derattizzazione;

�                    o                     sanificazione delle aree esterne ed interne;

 

o manutenzione strutturale ed impiantistica. L’intervento avrà termine quando non saranno evidenziati consumi di esca per due controlli successivi e quando non saranno annotate catture per almeno una settimana.

Sistema di controllo dei casi eccezionali

Nei casi in cui, mediante le sole trappole meccaniche, non si riesca a risolvere
completamente una infestazione murina è consentito l’impiego di esche rodenticide
all’interno delle strutture.
Queste dovranno essere utilizzate solo limitatamente all’area a rischio di infestazione e per
il solo periodo di tempo necessario a riportare la situazione ai livelli di normalità.
La loro istallazione dovrà essere documentata in un “Piano straordinario di derattizzazione”
da inserire nella documentazione di autocontrollo.
Per motivi di sicurezza le esche saranno contenute in dispensatori:

         dotati di dispositivo in grado di bloccare le esche nel loro interno;

 fissati a parete o al pavimento in modo da non poter essere allontanati dal loro sito. La posizione di dette attrezzature sarà riportata in planimetria ed i controlli (dei dispensatori) dovranno avvenire almeno ogni 3 giorni. Le operazioni avranno termine quando non saranno segnalati consumi di esca per almeno 6 giorni, (due controlli consecutivi). Al termine dell’intervento tutti i dispensatori dovranno essere allontanati dall’area derattizzata. In caso in cui si verifichino, dopo un congruo periodo di tempo (max 30 gg.) dall’inizio del trattamento:

 elevati consumi di esca (in più di due dispensatori limitrofi posizionati all’interno delle strutture con un consumo superiore al 50% dell’esca presente);  catture sempre più numerose di muridi; occorre sospendere l’attività produttiva e derattizzare con sistemi di maggior efficacia.

L’ispezione dell’Autorità competente presso una Industria alimentare

2 “evidenti consumi” =  consumo inferiore o uguale al 50% dell’esca presente in non più di due dispensatori limitrofi posizionati in aree esterne.

Ove ritenuto utile all’espletamento dell’ispezione, potrà essere chiesta la presenza di un tecnico dell’Impresa di disinfestazione che esegue la gestione della derattizzazione.

Nel corso del sopralluogo si dovrà provvedere a:

1                    Ispezionare con cura tutti gli ambienti chiusi e le eventuali aree scoperte di pertinenza.

2                    Controllare l’eliminazione delle condizioni strutturali e/o operative già evidenziate nel programma di derattizzazione come causa determinante o favorente l’infestazione.

3                    Valutare, con motivazione, l’assetto strutturale e funzionale degli ambienti chiusi e delle eventuali pertinenze scoperte, evidenziando i punti critici costituenti rischio di nuova infestazione da roditori. Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla valutazione dell’adeguatezza degli interventi attuati nell’ambito del “ rat-proofing”.

4                    Riscontrare la corrispondenza fra la descrizione del sistema di monitoraggio e la sua messa in opera.

5                    Controllare l’assenza di roditori attraverso il riscontro di tutte le postazioni messe in opera per il monitoraggio.

 

L’esito dell’ispezione dovrà essere comunicato al responsabile del procedimento ex art 54 Reg. CE 882/’04.

Limiti

E’ ragionevole escludere posizioni preconcettuali estreme (tolleranza zero) che di fatto non vengono né verrebbero effettivamente garantite.

Pertanto:

A)  All’interno delle strutture

Nelle aree di produzione, deposito alimenti, somministrazione e vendita, non è consentita la

presenza di roditori commensali:
ü vivi o morti
ü né di loro deiezioni o rosure  su:

�                  o          derrate alimentari;

�                  o          ripiani di scaffalature o armadi su cui siano presenti alimenti o che

 

comunque siano destinati a deposito di derrate. L’evidenza, accertata durante il CUA, di una infestazione murina in atto nelle aree indicate, determina l’applicazione dell’art. 54 Reg. CE 882/04 e delle relative sanzioni3 oltre alla prescrizione dell’esecuzione del ripristino delle condizioni di sicurezza alimentare.

B) Nelle aree accessorie e/o pertinenze esterne

Nelle aree accessorie e/o pertinenze esterne (ove non venga effettuata alcuna attività di produzione, deposito alimenti, somministrazione e/o vendita) occorre distinguere come segue:

3 Amministrative e/o penali

1                    l’accertamento visivo dell’evidenza di una infestazione “fuori controllo”4, in atto all’esterno dello stabilimento5, determina l’applicazione: a) dell’art. 54 Reg. CE 882/04, b) delle sanzioni, c) dell’obbligo di ripristinare le condizioni di sicurezza alimentare (prescrizioni);

2                    l’accertamento visivo dell’evidenza di una infestazione in atto all’esterno dello stabilimento, ove risultino effettuate azioni specifiche per la lotta ai roditori commensali

 

6

, determina la sola definizione, in sede CUA, dei tempi e dei termini della derattizzazione (prescrizione inerente i tempi e termini di gestione della derattizzazione).

Atti e provvedimenti conseguenti all’accertamento di infestazione murina in atto

Quando viene accertata una infestazione da roditori non gestita in una Impresa alimentare, l’Autorità competente deve disporre l’immediata sospensione dell’attività svolta nell’area infestata, subordinando la ripresa della lavorazione all’esecuzione di una derattizzazione secondo specifiche modalità operative da documentare.

Istruzioni per la ripresa dell’attività da parte di Impresa alimentare sottoposta a sospensione delle operazioni o a chiusura temporanea totale o parziale la struttura chiusa col provvedimento medesimo.

La domanda di riapertura/ ripresa dell’attività sospesa potrà essere corredata dalla seguente documentazione tecnica:

Programma di derattizzazione. Nel programma dovrà essere indicata la specie infestante, certa o presunta e chi ha effettuato il riconoscimento di specie. Dovranno essere ricercate e descritte eventuali condizioni manutentive e/o operative ritenute causa determinante o favorente l’infestazione. L’OSA dovrà indicare i nomi commerciali dei prodotti rodenticidi che intende impiegare, allegando per ciascuno di essi la scheda tecnica informativa e la scheda tecnica di sicurezza. La scelta di trattamenti rodenticidi con esche tossiche dovrà tenere presente la necessità di evitare sia la dispersione di esche tossiche nella struttura ad opera dei roditori sia il decesso di questi ultimi, per avvelenamento, in zone della struttura di difficile accesso o non direttamente raggiungibili. Dovranno essere quindi privilegiati sistemi che consentano la cattura dei roditori vivi o morti. L’OSA dovrà indicare in qual modo ritenga di poter verificare il buon esito della derattizzazione proposta, dichiarandosi consapevole che la derattizzazione di ambienti chiusi in strutture operanti nel settore alimentare dovrà consentire la bonifica dei medesimi, cioè l’eradicazione dell’infestante, mentre per le pertinenze scoperte sarà ritenuto sufficiente il contenimento dell’infestazione.

 

CONTENUTI SUGGERITI