Sembra proprio che sia alle porte un “nuovo corso” per Consip. Stop ai maxilotti e riprogettazione dei bandi di gara con maggiore trasparenza delle procedure, che potranno essere seguite in tracking passo passo sul sito, per la massima tracciabilità. A ciò si aggiungerà una riorganizzazione interna in più unità specializzate.
Cambia il metodo con cui si impostano le gare
A darne l’annuncio, nei giorni scorsi e in un momento certo non tra i più semplici per la Centrale d’acquisto nazionale (le cui mega convenzioni sono finite spesso nel mirino dei due livelli della giustizia amministrativa e dell’Antitrust, con gli esiti che ben conosciamo) è stato un documento diramato dalla stessa Consip e rilanciato dalle principali agenzie e media nazionali. “Consip sta riprogettando il metodo con cui si impostano le gare, spiega il testo. Che prosegue: “Si punta a industrializzare il processo e a suddividere le gare in più lotti, per permettere a più aziende di partecipare e allo Stato di continuare ad avere risparmi”. Una frase che rappresenta davvero un grande passo in avanti, anche se, letta fra le righe, farebbe ancora pensare che si pongono come alternativi il criterio sociale (aprire alla concorrenza) e quello economico (consentire il massimo risparmio pubblico). Due obiettivi che invece, come dimostrato da autorevoli studi anche piuttosto recenti, non sono affatto alternativi, anzi.
Un progetto discusso e condiviso con Anac
Una piccolissima “ombra”, se così la si può definire, che non deve tuttavia far sottovalutare la portata “epocale” della svolta: Consip parla per la prima volta della messa a punto di nuovi processi per le gare pubbliche e della riorganizzazione della società. Le gare seguiranno nuovi criteri, una parte dei quali già attuati, per tenere conto della giurisprudenza più recente (leggi: le sentenze di Tar e soprattutto CdS che hanno bloccato diverse mega convenzioni costringendo, di fatto, la Centrale a restare sui suoi passi), contemperando al meglio gli obiettivi di inclusione delle Pmi e dell’aggregazione della domanda. Il progetto è stato anche presentato all’Anac, l’autorità anticorruzione, con la quale c’è condivisione dell’impianto.
Nuovi criteri per la suddivisione in lotti
Alcuni criteri di qualità, relativi alla correlazione tra esigenze e requisiti tecnici, sono già stati adottati e sono operativi. Per altri il processo è in corso e, secondo Consip, potrebbe servire circa un anno perché tutto arrivi a regime. Tra le innovazioni ci sono le nuove regole per la suddivisione in lotti delle gare, ma anche la costruzione di standard documentali e di risposta e strumenti di valutazione automatica delle offerte tecniche. Il tutto con l’ausilio di sistemi informativi di supporto a quella che viene definita ”gestione intelligente del processo produttivo”.
Strumenti informativi evoluti
Alcuni criteri sono stati presi anche dalla progettazione aeronautica per migliorare l’efficienza. Il risultato di questa “industrializzazione del processo” dovrebbe portare a “maggiore oggettività, a lotti più piccoli, a gare su prodotti e servizi più mirati alle specifiche esigenze della PA e richiederà quindi la capacità di gestire più operazioni”. Per un tipo di servizio, ad esempio, si guarderà a diverse tipologie: per enti grandi e per enti piccoli, per amministrazioni locali e per le scuole, ciascuna caratterizzata da diverse esigenze.
Si pensa anche alla riorganizzazione
Contemporaneamente è stata varata una nuova organizzazione della Consip, seguendo i criteri accademici della cosiddetta “azienda piatta”. Di fatto sono previste più unità organizzative focalizzate su specifici business. Si accorcia la catena di comando, con l’effetto di avere una maggiore reattività e una forte attenzione alla multidisciplinarietà.
Il “tracking gare” per la massima tracciabilità
Oltre al potenziamento delle attività per la prevenzione della corruzione e di internal audit, sono arrivati anche nuovi strumenti. Come ad esempio il “tracking-gare”: la gara può essere seguita man mano nei vari step, come si fa coi treni, gli aerei, le spedizioni e le raccomandate postali. Un notevole passo verso la massima trasparenza: un tema centrale, uno snodo ineludibile per una società che gestisce rilevanti bandi pubblici. Un ulteriore auspicio è quello che anche i soggetti aggregatori effettivamente funzionanti, il cui operato non sempre si è conformato a criteri di trasparenza e favor partecipationis, si mettano in sintonia con le direttive nazionali ed europee e con le trasformazioni annunciate da Consip, che ha sempre avuto nei loro confronti un importante e innegabile ruolo-guida.