Sembra un immancabile dejà-vu, una scena che si è già -purtroppo- ripetuta diverse volte in occasione di ogni rinnovo contrattuale. E anche stavolta, nonostante i tempi inizialmente sembrassero piuttosto larghi, il Ccnl “Multiservizi” si è arenato quasi 4 anni dopo l’inizio delle trattative per il rinnovo. E, purtroppo, il copione sembra sempre identico, con un rimpallo di responsabilità che sembra ormai un rituale inevitabile, con i sindacati che scaricano sui datori tutto il “peso” del blocco contrattuale parlando di “pregiudiziale legata al peggioramento del trattamento normativo ed economico di malattia” e i datori che chiedono di concordare regole più stringenti soprattutto in tema di microassenteismo e ricorso anomalo all’istituto della malattia, un aspetto che, nel nostro settore, ha sempre assunto particolare rilievo: tanto che stando ai dati delle associazioni di categoria, circa l’80% del trattamento complessivo di malattia è relativo al cosiddetto “periodo di carenza”, vale a dire i primi tre giorni di malattia. Insomma, nonostante il confronto avesse visto, nei mesi precedenti, momenti di importante avvicinamento, tanto che a un certo punto si pensava che si fosse giunti alla stretta finale, ora le posizioni si sono di nuovo allontanate. E irrigidite.
E così, per il 31 marzo, è indetto uno sciopero generale nazionale dei lavoratori occupati nel settore Pulizie/ Servizi integrati/ Multiservizi, oltre che Turismo – pubblici esercizi, ristorazione collettiva, agenzie viaggio. A proclamarlo, le Organizzazioni Sindacali di categoria Filcams – Cgil, Fisascat – Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti – Uil, che lamentano l’impossibilità, per i comparti sopracitati, di giungere ai rispettivi rinnovi dei contratti nazionali. “Le vertenze di rinnovo sono aperte ormai da oltre 44 mesi, superando nei fatti un’intera tornata contrattuale -si legge in una nota congiunta inviata alle associazioni datoriali Fipe Confcommercio, Fiavet Confcommercio, Fnip Confcommercio, Angem Alleanza delle Cooperative Servizi ed Utilities – Legacoopservizi, Federlavoro e Servizi/ Confrcooperative, Agci Servizi, Anip Confindustria.
La posizione dei sindacati è netta: “Nonostante si siano svolti molteplici incontri con le compagini datoriali, non è stato possibile giungere alla sottoscrizione degli accordi di rinnovo dei Ccnl. Rispetto alla situazione sopra citata le OO.SS. hanno attivato nei giorni scorsi lo stato di agitazione per i diversi settori.”
Sempre secondo le Organizzazioni Sindacali, la situazione sarebbe aggravata da “proposte datoriali peggiorative su salario, cambio appalto e trattamento neoassunti.”
La nota sindacale si conclude con la proclamazione della giornata di astensione dal lavoro: “Pertanto, vista l’impossibilità di giungere ai rinnovi contrattuali sopra citati, le medesime organizzazioni ritengono non più rinviabili iniziative di carattere sindacale e proclamano lo sciopero generale nazionale per il 31 marzo 2017, per l’intera giornata lavorativa.”