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Investimenti: la Sabatini amplia lo spettro

28 milioni di euro nel 2017, 84 nel 2018 e il resto fino al 2023, per un totale di 560 milioni: sono i numeri della “nuova Sabatini” o “Sabatini Ter”, per la quale la Legge di Bilancio che da un paio di settimane ha iniziato il proprio iter parlamentare prevede una proroga almeno fino a tutto il 2018. L’articolo 13 della Legge di Bilancio per l’anno 2017 proroga infatti di due anni, fino al 31 dicembre 2018, il termine per la concessione dei finanziamenti agevolati per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese prevista appunto dalla Nuova Sabatini. Più nel dettaglio: sono stanziati 28 milioni di euro per l’anno 2017 e 84 milioni di euro per l’anno 2018. Poi ulteriori 112 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021, 84 milioni di euro per l’anno 2022 e 28 milioni di euro per l’anno 2023 per far fronte agli oneri derivanti dalla concessione dei contributi statali in conto impianti, rapportati agli interessi sui finanziamenti concessi.

Favoriti gli investimenti in tecnologie
Ma non è l’unica novità sul fronte “Sabatini Ter”, lo strumento agevolativo istituito dal decreto-legge del Fare (art. 2 decreto-legge n. 69/2013), e finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (PMI) per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature: per favorire la transizione del sistema produttivo alla manifattura digitale, infatti, sono ammessi alla misura agevolativa gli investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID). In più per tali tipologie di investimenti, il contributo statale in conto impianti è maggiorato del 30 per cento rispetto alla misura massima stabilita dalla disciplina vigente. A tali contributi statali in conto impianti “maggiorati” è riservato dunque il 20 per cento delle risorse statali stanziate dall’articolo in esame; quelle non utilizzate alla data del 30 giugno 2018 nell’ambito della riserva, rientrano nella disponibilità della misura. Si tratta di una previsione che potrà interessare da vicino le imprese di pulizia/multiservizi/ servizi integrati alla luce delle numerose e rapide innovazioni tecnologiche che si stanno vedendo sul mercato, come lavasciuga robotizzate, macchine intelligenti, componenti digitali, tecnologia IoT. In questo modo, infatti, le imprese potranno pensare di dotarsi di strumenti all’avanguardia (spesso, diciamolo, dai costi importanti) in modo agevolato, in modo da restare al passo con i tempi e accrescere la propria competitività.

La domanda in formato elettronico
Ricordiamo che la domanda deve essere compilata dall’impresa in formato elettronico, secondo lo schema di cui all’allegato n. 1 della circolare, utilizzando i moduli pubblicati nella sezione “BENI STRUMENTALI (NUOVA SABATINI)” del sito internet www.mise.gov.it. La domanda così compilata, unitamente all’ulteriore documentazione eventualmente necessaria (dichiarazione per informazioni antimafia e procura), deve essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa proponente o da un suo procuratore mediante firma digitale e presentata, a partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014, esclusivamente attraverso l’invio a mezzo posta elettronica certificata (PEC) agli indirizzi PEC delle banche/intermediari finanziari aderenti alle convenzioni. L’adempimento relativo all’imposta di bollo è assicurato mediante annullamento e conservazione in originale della marca da bollo presso la sede dell’impresa. (Art. 8 DM 27 novembre 2013 – P.to 2 Circolare 10 febbraio 2014 n. 4567). Sul sito del Mise le istruzioni, le faq e i chiarimenti.

 

Link testo Legge di Bilancio in esame alla Camera

Link testo istitutivo Nuova Sabatini

Link sito Mise con assistenza e istruzioni

 

 

 

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