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La metropolitana di New York? Un «covo» di batteri

La metropolitana di New York trasporta ogni anno 2,8 miliardi di viaggiatori. Ma anche un numero sconvolgente di batteri: ben 8 milioni per centimetro quadrato, secondo un’indagine realizzata dal sito di viaggi Travelmath. Toccare un qualunque corrimano della Subway equivale (quanto a scambio di germi) a stringere la mano a 10mila persone. Sono stati raccolti campioni di germi, oltre che a New York, anche nei metrò di Washington Dc, Chicago, Boston e San Francisco. In queste ultime città la quantità di microbi è risultata normale, mentre la Grande Mela ha fatto registrare i numeri da record di cui sopra. Il motivo è presto detto: la metropolitana di New York – chiariscono gli autori dello studio – vanta un numero di viaggiatori che è tre volte più alto del totale delle persone servite dagli altri quattro sistemi di trasporto messi insieme. l confronto tra le città in cui è stata svolta l’indagine (esclusa Boston, dove le colonie di batteri sono risultate quasi pari a zero) mostra che nella metropolitana di New York sono stati trovati quasi esclusivamente batteri gram-negativi (bastoncelli) e lieviti. I primi possono irritare le vie respiratorie e provocare infezioni, mentre i secondi sono per lo più innocui, trattandosi di tipologie di microbi che vivono comunemente sulla pelle. I cocchi gram-positivi sono spesso associati a infezioni della pelle, ma anche a polmonite e setticemia. I bacilli possono causare infezioni a occhi e orecchie. In conclusione, il sito Travelmath fornisce alcuni semplici suggerimenti per evitare il rischio di brutte sorprese, anche se – viene sottolineato – chi prende la metropolitana (soprattutto se non si trova a New York) può stare tranquillo perché i rischi di ammalarsi sono molto bassi: evitare il contatto con qualunque superficie se non necessario, non toccare il viso e le tasche per quanto possibile, lavarsi le mani appena si arriva a destinazione. Per Francesco Scaglione, professore di Farmacologia all’Università degli Studi di Milano, e Presidente della Federation of European Societies of Chemiotherapy and Infections « i dati dei due studi americani fanno un po’ impressione, ma non c’è alcun motivo di allarmarsi perché i batteri trovati sono per la maggior parte germi cosiddetti “ambientali” che possono sì causare infezioni, ma solo in pazienti immunocompromessi. Altri, come l’Escherichia coli e lo Stafilococcus aureus, sono invece patogeni, però, anche in questo caso, possono dare infezioni solo in presenza di lesioni cutanee o se vengono inalati in grandi quantità. Il problema non riguarda tanto le persone che vengono a contatto con i batteri in metropolitana, ma il fatto che questi possono trasportarli a casa e trasmetterli a persone più suscettibili (come bambini o anziani). Da qui l’importanza di una corretta igiene, soprattutto un corretto lavaggio delle mani. Sarebbe buona norma che ognuno, arrivando in ufficio o a casa, prima di tutto si lavasse accuratamente le mani, meglio con un sapone o una soluzione germicida. Un’abitudine di questo tipo abbatte enormemente il rischio di trasmettere infezioni».

Fonte: Laura Cuppini

Corriere della sera 4 marzo 2016

(Getty)

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