Da 30 a 300 euro: tanto può costare, da oggi 2 febbraio , gettare un mozzicone di sigaretta per terra o nelle acque e negli scarichi. Parte sempre da 30 ma arriva a un massimo di 150 euro, la sanzione amministrativa per chi butta a terra, nelle acque, nei tombini o negli scarichi, scontrini, fazzoletti di carta o gomme da masticare.
Si tratta di provvedimenti previsti dal ddl sulla Green economy (la legge 28 dicembre 2015 n. 221, pubblicata in GU il 18 gennaio 2016) “al fine di preservare il decoro urbano dei centri abitati e per limitare gli impatti negativi derivanti dalla dispersione incontrollata nell’ambiente di rifiuti di piccolissime dimensioni”. La legge stabilisce che i “comuni provvedono a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo. E comunque “sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi dei prodotti da fumo, i produttori, in collaborazione con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, attuano campagne di informazione”.
Il 50% delle somme derivanti dalle sanzioni, dice la legge, “e’ versato all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnato ad un apposito Fondo istituito presso lo stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e destinato” sia all’installazione dei raccoglitori sia alla pubblicità informativa. Il restante 50% è destinato per le stesse ragioni ai comuni in cui sono state accertate le relative violazioni nonché alla pulizia del sistema fognario urbano.
Fotografia di Paul Damien/National Geographic Creative/Corbis