Una task force contro l’emergenza guano e la presenza di topi nel centro storico di Roma, anche non lontano da San Pietro.
Marciapiedi scivolosi e impraticabili, automobili ricoperte di escrementi di uccelli, aria irrespirabile e ombrelli sempre aperti per ripararsi: i turisti restano delusi, i cittadini sono ormai quasi senza alcuna speranza.
Il Commissario Francesco Paolo Tronca ha convocato persino i Nas: dal Ministero alla Regione, dalla Forestale all’Ama, dagli istituti zooprofilattici al dipartimento ambientale, sono tutti riuniti intorno al tavolo alla ricerca di soluzioni definitive contro l’emergenza guano a Roma. La faccenda è più che seria dal momento che – come denunciato dall’Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori – “nelle feci degli storni, che ricoprono il manto stradale, può annidarsi il germe della tubercolosi. Il mycobacterium avio può provocare la tubercolosi nell’uomo, specie in soggetti debilitati e nei bambini che sono a minor distanza dal suolo”.
Tra i primi interventi da adottare con la massima urgenza, è stato concordato di rafforzare il monitoraggio delle zone di stazionamento degli uccelli, mentre in merito all’allarme topi, il Commissario Tronca ha chiesto di contrastare ancora più capillarmente il fenomeno dell’abbandono della spazzatura e di potenziare il servizio di derattizzazione su obiettivi mirati, come argini e banchine del Tevere, scuole, asili, mense e ospedali.