Mose, Expo, Roma Capitale… casi diversi, distanti uno dall’altro, ma accomunati da un filo rosso di cui non vorremmo più sentir parlare: la corruzione negli appalti pubblici. Cosa fare per non stare semplicemente a guardare? E’ possibile pensare a un percorso comune per contrastare questi fenomeni? Fnip-Confcommercio è convinta di sì, e per indicare le strade possibili ha organizzato per venerdì 13 marzo, dalle 9 alle 13, presso la propria sede milanese di corso Venezia 47/49 (sala Orlando), il convegno “Lotta alla mafia ed alla corruzione negli appalti pubblici: un percorso comune?”, con GSA come media partner. Obiettivo: cercare di capire come prevenire il rischio di infiltrazione mafiosa e repressione dei fenomeni corruttivi nella più recente legislazione della pubblica amministrazione. Un appuntamento che cade in un frangente decisivo in questo senso, anche perché è ormai urgente il recepimento delle nuove direttive europee proprio in materia di appalti pubblici. Dopo i saluti di Nicola Burlin, Presidente Fnip, Lino Enrico Stoppani, Vicepresidente Confcommercio Imprese per l’Italia, Edmondo Bruti Liberati, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Francesco Paolo Tronca, Prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, Prefetto di Milano e Francesco Mariuzzo, Presidente Tar Lombardia, il dibattito entrerà nel vivo. Dialogheranno, moderati dal giornalista e scrittore Piero Colaprico: Michele Corradino, Commissario Anac, il sen. Nico D’Ascola, Relatore Ddl corruzione, voto di scambio e falso in bilancio, l’on. Luca Squeri, Ppresidente Commissione Sicurezza e legalità Confcommercio Imprese per l’Italia, Gianpiero Paolo Cirillo, Presidente di sezione del Consiglio di Stato, Giuseppe Caruso, Presidente di sezione Tar Liguria, Dario Simeoli, Consigliere Tar Lombardia, Ettore Figliolia, Avvocato dello Stato, Domenico Galli, Docente di Diritto amministrativo presso l’Università Lumsa di Roma, e Lorenzo Lentini, Avvocato.
Concluderà i lavori l’on. Rosy Bindi, Presidente della Commissione parlamentare antimafia.
Corruzione negli appalti pubblici, il “percorso comune” di Fnip
