Expodetergo 2014 si è chiusa a Milano il 6 ottobre con risultati che ne confermano la leadership : oltre 20mila visitatori hanno visitato i 300 stand espositivi, con un +21% di stranieri.
Si tratta della 17esima edizione della fiera leader mondiale nel comparto delle macchine e attrezzature per lavanderie professionali e manutenzione tessili, un settore storicamente d’eccellenza del made in Italy. Confermati numeri da leader anche per gli espositori (298), che hanno occupato uno spazio netto di 17.316 metri quadrati (oltre il doppio lo spazio lordo). Presenti tutti i grandi player internazionali del settore.
Expodetergo non ha deluso le aspettative: grandi linee di trattamento completamente automatizzate che favoriscono il risparmio energetico e di acqua e sono pensate per evitare contaminazioni tra i capi, lavatrici capaci di contenere più di cento chilogrammi di biancheria in spazi molto contenuti, etichette RFID per il riconoscimento e lo smistamento dei capi che riducono le perdite di biancheria e quindi garantiscono un risparmio al cliente, macchinari per la stireria, pensati per i mercati asiatici e americani ma che guardano oggi anche all’Italia, in grado di stirare oltre cento camicie all’ora con un notevole risparmio di risorse, i detergenti a impatto zero… Questi sono solo alcuni esempi delle numerose novità tecnologiche in mostra per tutte le fasi del trattamento dei capi e della biancheria: dal trasporto e stoccaggio degli abiti e dei prodotti tessili sporchi alla selezione dei trattamenti, fino al lavaggio, alla stiratura e all’impacchettamento per la consegna finale. Soluzioni pensate per un mercato che si evolve e che chiede sempre di più soluzioni efficaci, efficienti ed economiche, senza dimenticare la forte attenzione alla salvaguardia ambientale.
Quasi scontata la grande soddisfazione di Luciano Miotto, presidente di Expodetergo: “Questa fiera – ha affermato al termine della manifestazione – ha confermato il suo ruolo di evento di riferimento di un settore ormai maturo, che oggi sempre più trova nel turismo, nell’accoglienza e nelle case di riposo nuovi mercati di sbocco. La qualità, il livello di innovazione e la ricerca di ergonomia tipici del made in Italy continuano a riscuotere l’interesse dei mercati esteri come dimostrano i risultati di questi giorni in cui gli espositori hanno chiuso numerose trattative e siglato ordini, confermando la vocazione all’export delle nostre aziende, che in alcuni casi raggiunge punte massime anche del 90%”.