Il 5 agosto è mancato un caro amico, Luciano Spinelli. Il suo calvario degli ultimi anni si è concluso . Eravamo tanti al suo funerale, in uno strano e piovoso agosto, finalmente una giornata con uno splendido sole per l’ultimo saluto, ma dovevamo essere di più.
La famiglia, i parenti, i molti amici, molte persone incontrate e conosciute in tanti anni di vera e propria “militanza” nel mondo del cleaning con Ygry, Hoover, Ica System ecc. ecc.
Era facile voler bene a Luciano! Energia inarrestabile, un trascinatore, un tecnico, un professionista, una persona vera e aperta a tutti.
La sua compagna Corinna, dolce e instancabile al suo fianco fino all’ultimo istante, lo ha ricordato e ringraziato in una toccante lettera di commiato.
Una frase in particolare mi ha fatto rivedere l’amico che conoscevo: diceva spesso di uscire, uscire di casa, perché in casa non succede niente!
Per una serie di casuali circostanze, io e Spinelli, ci siamo rincorsi e rincontrati. Quando negli anni 80 lasciò la Ygry per iniziare una nuova e sfolgorante avventura con la Hoover, io arrivai alla Ygry.
Nel maggio del 2000 mi convinse, e ne fui felice, di affiancarlo inizialmente e successivamente di sostituirlo alla Hoover nel 2001 a pensione raggiunta .
Spesso mi diceva: fai le cose , poi magari le aggiusti, le correggi, ma fai fai … chi non fa le cose é come quello che non esce mai di casa e pretende che le cose accadano da sole. Un progetto in un cassetto resta solo un’idea, fino a quando non la tiri fuori per realizzarla.
Spesso ci sentivamo e seppur con una malattia grave in corso, era lui che mi stimolava a cercare di meglio, a chiedermi sempre: com’é il mercato? sei contento di quello che fai?
Era un riferimento sia professionale che come amico.
Tanta tantissima gente del nostro “mondo” ha ricevuto qualcosa da Luciano, ma forse è vero che la grande memoria è degli elefanti. La grande e bellissima basilica di S. Agostino era piena di tanta gente che gli ha voluto bene.
Ciao Luciano ci mancherai, mi mancherai tanto.
Un mondo di persone ti penserà.
Domenico Demuro