L’azienda bergamasca, crisi o non crisi, continua ad investire nel piano di sviluppo che prevede una continua innovazione nel proprio core business, vuole crescere perché, come da tempo sostiene l’amministratore delegato Giancarlo Fratus, si possa competere sui mercati globali.
Investire in un momento di protratta e profonda crisi come quella attuale potrebbe apparire illogico e anche un tantino azzardato, ma, come spiega Fratus, si tratta di un piano strategico iniziato un paio di anni fa in piena crisi economica, situazione questa che ne ha di fatto accentuato la necessità di attuazione.
Gli investimenti sono considerevoli e riguardano ogni specifico comparto: impianti produttivi di ultima generazione per la produzione di “soap bag”, cartucce di sapone spray, mousse, creme e gel; attrezzature e stampi per la produzione di sistemi integrati innovativi come T-Small, il nuovo dispenser multifunzionale progettato e realizzato interamente da Nettuno, del quale ogni componente è fabbricato in Italia con costi più onerosi ma compensati dall’alta qualità direttamente controllata dall’azienda; risorse umane con l’ingresso in azienda di nuovi soggetti con incarichi manageriali, tecnici e progettistici. Tutto ciò permette all’azienda di sfruttare quelle opportunità che il mercato chiede ed esige grazie anche alla creazione di due “business unit” tra loro separate ma sinergiche, una si occuperà del mercato industriale/manifatturiero (Industrial business unit) e l’altra del mercato delle pulizie professionali (Janitorial business unit), due mercati convergenti ma notevolmente diversi.
Nettuno opera da 43 anni nel mercato Skin care e nonostante sia un mercato in Italia considerato di nicchia, l’azienda continua a credere e a crescere nel proprio know-how. Innovando e rinnovandosi.
