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Gli ospiti del centro diurno della Cooperativa La Ginestra in visita allo stabilimento Comac di Zevio

Una delegazione di ragazzi accolti nel Centro Diurno della Cooperativa sociale La Ginestra di San Giovanni Lupatoto (Vr) ha visitato nei giorni scorsi lo stabilimento a Santa Maria di Zevio (Vr) di Comac Spa, azienda produttrice di macchine per la pulizia professionale. Accompagnati dall’educatrice Stefania Brentarolli, gli ospiti della struttura – che si rivolge alle persone adulte con disabilità psichica, offrendo loro un valido servizio educativo, riabilitativo e di socializzazione allo scopo di mantenere e sviluppare attitudini, capacità e autonomia personali – sono stati cordialmente accolti dal signor Giancarlo Ruffo, presidente di Comac Spa, e da Barbara Dal Pozzo del dipartimento di Assistenza Tecnica che li ha guidati all’interno dello stabilimento. I graditi invitati hanno avuto così modo di percorrere, con grande curiosità, il “ciclo produttivo” di una lavasciuga pavimenti: dall’arrivo e immagazzinamento del materiale, alle delicate fasi di montaggio, collaudo, pulizia, imballaggio e spedizione della macchina finita. “La visita”, spiega la signora Brentarolli, “è maturata nell’ambito delle attività svolte dal Centro, che dedica particolare attenzione all’inserimento occupazionale dei ragazzi disabili: eravamo tutti desiderosi di conoscere da vicino questa grande realtà aziendale che, dimostrando molta sensibilità nei nostri confronti, da quasi vent’anni ci affida delle preziose commissioni lavorative. Infatti, per noi è importantissimo creare occasioni che ci consentano di uscire dal nostro laboratorio, per poter osservare ed entrare in contesti lavorativi veri e propri. Abbiamo pensato che fosse importante per i nostri utenti, poter vedere direttamente come viene utilizzato il nostro lavoro, a cosa servono i motori, i tubi, i tappi, i serbatoi: ovvero tutto il materiale che, con il tempo, hanno imparato abilmente a maneggiare e comporre”.

Anche le testimonianze raccolte dalla viva voce dei ragazzi, confermano la sensazione di ore ben spese, che resteranno impresse a lungo nella loro memoria. “Siamo andati a visitare la Comac, e ci siamo divertiti”, commenta Susanna, “Barbara ci ha spiegato come funzionano le macchine lavasciuga pavimenti e ci ha fatto vedere le cose che facciamo noi alla Ginestra. E’ stato tutto molto bello!”.  Le fa eco Damiano: “Barbara ci ha fatto vedere come funzionano le macchine lavasciuga pavimenti e le moto spazzatrici. Ci ha spiegato che questi macchinari, dopo essere stati costruiti, vengono confezionati in una grande scatola e poi vengono distribuiti, in tutto il mondo. Sono stato contento quando ho visto anche i pezzi che costruiamo noi: motori, filtri, tappi, serbatoi, tubi, ecc. Sono rimasto impressionato assistendo al collaudo di una macchina fatto con un computer. C’erano tanti impiegati e operai, tra i quali anche il mio caro amico Mirco”. Al centro della visita, dunque, il lavoro: quello che i ragazzi hanno finalmente potuto toccare con mano sul campo, dopo averlo conosciuto indirettamente grazie alla proficua collaborazione avviata con il marchio Comac, da sempre attenta al tema etico e alla solidarietà. Proprio il tema occupazionale rappresenta un ambito fondamentale attraverso il quale viene data ai ragazzi la concreta possibilità di esprimere al meglio le proprie capacità. “Ogni utente che frequenta il Centro”, precisa la presidente della Cooperativa Sociale La Ginestra, Amabile Dal Sasso, “lavora, assieme agli operatori, alla famiglia ed ai servizi sociali, su un certo progetto educativo volto all’acquisizione di autonomie e competenze che gli permettano di realizzarsi il più possibile, di sviluppare una giusta idea di sé, un’autostima personale, un’immagine di persona adulta e, magari, di lavoratore. Il lavoro, perciò, è sicuramente uno degli strumenti educativi – tra quelli utilizzati nelle attività del Centro – che meglio aiutano a crescere e sentirsi grandi. La speranza di tutti noi è vedere un giorno i nostri ragazzi inseriti in qualche realtà lavorativa, con un proprio stipendio e una vita completa e gratificante. Ringrazio enormemente il Signor Giancarlo Ruffo ed i suoi squisiti collaboratori non solo per l’opportunità che ci è stata data di visitare la bellissima azienda, ma soprattutto per la meravigliosa collaborazione che da ormai tanti anni sta andando avanti tra Comac e La Ginestra. Mi auguro che questo sodalizio possa crescere e proseguire in maniera feconda anche in futuro”.

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