Lo scorso marzo, a Roma, è stato siglato un Protocollo d’intesa tra le associazioni delle imprese di servizi per il trasporto FISE e ANCP e i sindacati del settore. Obiettivo: migliorare gli standard qualitativi degli interventi di pulizia sui treni.
Ne parla Pietro Mazzoni, Presidente della Pietro Mazzoni Ambiente e Vicepresidente di FISE, che ha rappresentato le imprese appaltatrici.
Lo scorso tre marzo, a Roma, è stato stretto un importante accordo tra le associazioni delle imprese di servizi per il trasporto FISE e ANCP e i rappresentanti sindacali dei lavoratori del settore (Filt CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti, Salpas ORSA, UGL AF e Fast Ferrovie) al fine di migliorare la qualità del servizio di pulizia ferroviaria sia a livello nazionale che regionale. Tutte le parti concordano nel valutare la necessità di un’implementazione volta a realizzare una migliore e più soddisfacente risposta rispetto all’attuale livello richiesto dalla clientela, e le imprese del settore ritengono che, per raggiungere tale obiettivo, è necessaria un’intesa con le organizzazioni sindacali per definire un programma di lavoro finalizzato alla definizione degli interventi necessari.
La Pietro Mazzoni Ambiente SpA rappresenta le aziende appaltatrici
A rappresentare le imprese appaltatrici è stato Pietro Mazzoni, 45 anni, Presidente e Amministratore Unico del Gruppo Mazzoni oltre che Presidente di Assofer, consigliere di Federtrasporti e Vicepresidente di FISE. Le imprese, guidate dalla PMA – Pietro Mazzoni Ambiente- hanno proposto alle OO.SS. una “proposta di percorso per l’ottenimento di alti standard di qualità”, sintetizzabile in quattro punti:
1) nuovi e aggiuntivi interventi di pulizia sui materiali rotabili;
2) investimenti su formazione del personale, meccanizzazione e nuovi prodotti sanificanti;
3)riorganizzazione del lavoro a livello regionale con sistema premiante;
4) creazione di un osservatorio congiunto per monitorare l’andamento del lavoro.
Nuove metodologie, nuovi macchinari
Questa, dunque, la ricetta proposta dagli imprenditori per porre rimedio a una situazione che ha toccato, specie negli ultimi anni, punte di criticità allarmanti.
Una soluzione che permetterà di migliorare gli standard di qualità, e che si basa su nuove procedure di pulizia e sull’impiego di un nuovo macchinario a vapore: la PMA, società del Gruppo Pietro Mazzoni specializzata nei servizi di pulizia ferroviaria, si sta impegnando in una serie di assidui incontri con i dirigenti delle Ferrovie, aperti anche ai rappresentanti degli enti locali, alle associazioni di consumatori e a tutti i soggetti interessati, per la rilevazione chimica e batteriologica all’interno delle vetture sottoposte ad intervento e la dimostrazione dell’efficacia dei nuovi trattamenti, con misurazione effettuata da un Istituto del Ministero della Salute.
Le sperimentazioni e l’impegno della società volti a fornire alla committenza standard sempre più elevati di qualità non si fermano tuttavia alle nuove tecnologie, ma impattano anche sull’innovazione dell’organizzazione e sulla motivazione degli operatori, anche attraverso premi di produttività legati alla qualità del servizio. In questo senso va letto il recente intervento della PMA in Piemonte che, in via sperimentale, ha visto la stessa società internalizzare la totalità delle lavorazioni precedentemente sub-affidate, con il conseguente inserimento in organico di circa 130 unità lavorative. Sperimentazioni sui nuovi metodi di intervento sono state condotte in Lombardia e Liguria alla fine del 2007, con ottimi risultati.
L’azienda, ad oggi, effettua interventi di pulizia su circa 10.000 vetture al giorno, impiegando oltre 2500 addetti. La società, che opera secondo gli standard di qualità ISO 9002 dell’ANCIS, ha ottenuto inoltre la certificazione etica SA 8000, che comporta, come è noto, l’adeguamento ad una serie di parametri e norme relativi soprattutto alla trasparenza nelle gare d’appalto e al rispetto dei diritti dei lavoratori.
Approfondiamo l’argomento con Pietro Mazzoni, Presidente di PMA SpA e Vicepresidente di FISE
Dall’incontro del 3 marzo è scaturito un protocollo d’intesa in cui vengono dettagliati tutti i punti relativi alle nuove procedure. E’ Pietro Mazzoni, Presidente di Pietro Mazzoni Ambiente e VicePresidente di FISE, a spiegare i punti-chiave dell’accordo, dopo aver analizzato le principali criticità relative agli interventi di pulizia in ambito ferroviario.
La “ricetta” proposta dalle imprese appaltatrici per ovviare a un problema che, negli ultimi mesi, ha toccato punte di criticità allarmanti si basa sostanzialmente su quattro punti: nuovi interventi, formazione, organizzazione del lavoro e osservatorio congiunto. Quali sono a suo avviso gli aspetti che fino ad oggi sono stati maggiormente trascurati?
“Sono molti i fattori che incidono sulla situazione di pulizia dei treni, in particolare di quelli regionali: l’alta frequentazione dei convogli, la condizione del materiale rotabile, i tempi sempre più ristretti per operare dovuti spesso ai ritardi dei treni nell’arrivo in stazione. Insomma al di là del lavoro di pulizia che può essere effettuato dalle aziende appaltatrici, esistono diversi fattori che impattano sul risultato e sulla qualità del servizio. Sul fronte del materiale rotabile, soprattutto, sarebbero necessari nuovi investimenti”.
Cosa propone la Pietro Mazzoni Ambiente per risolvere il “problema pulizia”?
“La Pietro Mazzoni Ambiente porta avanti da anni un’attività di ricerca e sviluppo e di investimenti in formazione per migliorare gli standard qualitativi del servizio. Abbiamo messo a punto innovative procedure di pulizia ferroviaria e macchinari che permettono una sanificazione delle carrozze molto più approfondita ed accurata. Soluzioni che sono già state presentate nei mesi scorsi a Trenitalia e che se verranno adottate, permetteranno di offrire un servizio senza dubbio migliore”.
Di quali soluzioni in particolare stiamo parlando? E come funzionano?
“Innanzitutto, di innovative procedure di pulizia, denominate I4 Special e I4 Sanex, e inoltre di un macchinario a vapore in grado di pulire in modo più rapido e profondo, Vaporit.
I4 Sanex, la procedura studiata per la Divisione Passeggeri, prevede interventi di sanificazione mirata e il trattamento delle vetture con detergenti disinfettanti registrati come presidio medico chirurgico. Per la Divisione Trasporto Regionale è prevista la procedura I4 Special, che ha la caratteristica di trattare le vetture con azioni decisamente potenziate rispetto a quelle previste dall’I4, utilizzando in modo diffuso la meccanizzazione a vapore e prodotti disinfettanti.
Vaporit è stato studiato da FIMIS, società del Gruppo Pietro Mazzoni specializzata nella produzione di macchinari industriali, in collaborazione con il reparto Ricerca & Sviluppo del Gruppo per oltre 3 anni. Mobile e autonomo, il macchinario è stato realizzato per migliorare le attività di pulizia all’interno delle carrozze permettendo di raggiungere i punti più critici quali bordi, finestrini, interstizi tra i sedili. L’efficacia del macchinario è aumentata inoltre dall’utilizzo combinato di prodotti specifici, regolarmente registrati come presidio medico-chirurgico, dell’azienda Bayer Environmental Science Professional (Gruppo Bayer), utilizzati in un formato sviluppato in esclusiva per PMA”.
Avete già sperimentato l’efficacia di queste procedure? Con che risultati?
“Questi interventi sono già stati adottati in via sperimentale in Lombardia e in Liguria nello scorso dicembre con riscontri altamente positivi per quanto riguarda la pulizia e il livello igienico dei convogli. L’efficacia di questi interventi è stata dimostrata dal risultato dei test effettuati da una società specializzata nelle analisi chimiche, che ha certificato l’abbattimento della carica chimico-batteriologica sui convogli dopo le operazioni di pulizia”.
Quanto tempo sarà necessario, a partire dalle condizioni attuali, per vedere migliorati gli standard di igiene sui treni?
“Se verranno applicate le nuove procedure e se saranno effettuati gli investimenti necessari, basteranno pochi mesi per raggiungere risultati soddisfacenti”.
Il lavoro dell’osservatorio congiunto potrà basarsi, a suo modo di vedere, su criteri oggettivi validi per l’intera rete nazionale?
“Certo. L’Osservatorio previsto dal protocollo di intesa che abbiamo stipulato a marzo tra imprese e sindacati e di cui la nostra azienda si è fatta promotrice, ha proprio l’obiettivo di comprendere le problematiche relative alla pulizia ferroviaria e di studiare possibili soluzioni valide per tutto il territorio nazionale”.
Giuseppe Fusto
(tratto da “GSA” n.6, Giugno 2008)