Una rigenerante giornata di relax e solidarietà al Parco Termale Aquardens di Pescantina, nel cuore della Valpolicella (Verona), il secondo per estensione e strutture recettive d’Europa, dotato di servizi all’avanguardia: ne sono state protagoniste una cinquantina di ragazze della squadra di basket femminile Under 19 delle “Piovre”. L’iniziativa si è avvalsa del fondamentale sostegno di AR-CO Chimica, azienda di Medolla, danneggiata dal sisma del 29 maggio, che si è fatta carico del trasporto in pullman, in collaborazione con le associazioni Amici di Romeo e Terradeiforti sport; quest’ultima promotrice di Adigemarathon, manifestazione internazionale di canoa e kayak. L’evento, seguito con attenzione dalla stampa e dalle televisioni locali, è stato pensato con il duplice obiettivo di donare momenti di svago, benessere e condivisione alle giovani atlete, sensibilizzando l’opinione pubblica veronese e stimolando alcuni Comuni (tra cui, oltre a Verona, Dolcè e Pescantina, coinvolti nell’evento sportivo in programma sul fiume Adige il 21 ottobre) a sostenere un importante progetto: la realizzazione di una struttura presso statica, alternativa alla palestra scolastica, per consentire a bambini e ragazzi del Comune emiliano pesantemente colpito dal terremoto di praticare attività fisica nella prossima stagione invernale. Le giovani cestiste, accompagnate dall’assessore allo Sport di Cavezzo, Andrea Ascari, dal presidente della società sportiva Basket Cavezzo, Enrico Corsini, e dal direttore generale di AR-CO Chimica, Luca Cocconi, sono state festosamente accolte al Parco Termale veronese da Enrico Ghinato, presidente di Aquardens, Maurizio Pedrini, presidente dell’associazione “Amici di Romeo”, Sissi Peloso, responsabile della Comunicazione di Aquardens, Bruno Panziera, presidente di Terradeiforti sport Adigemarathon, Rolando Andreoli, presidente del Consiglio comunale di Pescantina, Massimiliano Adamoli, vicesindaco del Comune di Dolcè.
“La struttura pressostatica, ha spigato Ascari, “dovrà essere montata prima dell’inverno: al mattino ospiterà l’attività della scuola, mentre al pomeriggio sarà a disposizione delle società sportive. Il “pallone”, come lo chiamiamo a Cavezzo”, ha aggiunto, “avrà una funzione assai rilevante nella zona terremotata, perché non esiste più alcuna scuola né palestra agibile, infatti al mattino accoglierà le lezioni scolastiche e nel pomeriggio l’attività delle società sportive. Il costo preventivato è di 75mila euro, che saranno coperti dalle donazioni di chi vorrà darci una mano. Cavezzo, tra l’altro, ha un’alta percentuale di praticanti sportivi: circa 600 su un totale di 7.300 abitanti”. Luca Cocconi, industriale sensibile e sponsor del Basket Cavezzo – che ha provato duramente in prima persona, con collaboratori e dipendenti, il dramma del terremoto a Medolla, dove sta ricostruendo parte dello stabilimento, ma che vive con la sua famiglia a Cavezzo – ha motivato ai presenti il senso di questo suo bel gesto di generosità. “Ho voluto, anzitutto, donare alla società e alle ragazze una giornata di svago, consapevole di come anch’esse siano state sottoposte per mesi allo stress emotivo provocato tanto dalla distruzione della violenta scossa del 29 maggio, quanto dal continuo sciame sismico. Ritengo sia un preciso dovere, come imprenditori, fornire il nostro apporto per cercare in tutti i modi possibili di aiutare la preziosa attività delle società sportive. Questa struttura è indispensabile”, ha precisato, “per dare continuità a tutto ciò, facendo in modo che bambini e giovani possano praticare l’esercizio fisico con l’arrivo della stagione invernale. Sono fiducioso: credo che ce la faremo”.
Ricordiamo che è attivo il conto corrente dedicato alla raccolta di fondi per la Protezione Civile – Gruppo di Cavezzo, acceso presso Banco Popolare Soc. Coop. (c/c 32456 Iban IT52J0503466720000000032456 – Codice swift BAPPIT21519) intestato a Comune di Cavezzo – Protezione Civile, sul quale possono essere effettuati versamenti per emergenza terremoto. Specificando la causale, i fondi posso essere destinati a sostegno della realizzazione della struttura pressostatica alternativa alla palestra scolastica.