CPL CONCORDIA, centenaria azienda modenese dell’energia, in poche settimane ha riattivato impianti e uffici per 600 dipendenti realizzando due Campus tecnologici. Che ora sono diventati una newco replicabile in tutta Europa
Un nuovo business legato alle soluzioni nelle emergenze e alla tradizione di chi è abituato a occuparsi di servire le comunità può nascere da una tragedia come quella del terremoto. La multiutility dell’energia CPL CONCORDIA (390 milioni di Euro di fatturato, 1.500 dipendenti nel mondo) ha due sedi importanti nella Provincia Modenese fra Mirandola e Concordia nell’epicentro del terremoto che ha devastato l’Emilia produttiva. Rimasta di punto in bianco senza uffici né officine, l’azienda modenese ha immediatamente costruito due campus tecnologici per la ripresa delle attività dei suoi 600 addetti.
Da qui è stata sviluppata l’idea di ingegnerizzare il campus da mettere a disposizione in caso di emergenze ma anche per trasferimenti o inagibilità temporanee di edifici e complessi pubblici, residenziali e commerciali. In pratica CPL ha messo in piedi un’azienda da zero in circa 20 giorni, applicando le tecnologie innovative, sperimentate fino a quel momento nei propri stabilimenti e applicate ad impianti e servizi commercializzati in tutto il mondo. Sono state utilizzate onde convogliate su cavi elettrici per comunicare e gestire i dati e le informazioni necessarie alla continuità delle operazioni aziendali. In questo modo su uno stesso doppino è stato infatti possibile telegestire l’illuminazione, i segnali di sicurezza, controllare alcuni sensori in grado di avvisare se un cancello era aperto o chiuso. Sperimentato sul campo in condizioni veramente emergenziali (servizi pubblici interrotti, difficoltà logistiche e psicologiche facilmente intuibili), lo Smart Campus CPL è un villaggio autosufficiente per quanto riguarda l’energia elettrica, acqua, gas, servizi comuni, telefonia, internet e vigilanza. Rispetto all’uso di tecnologie radio o wi-fi costose, il risparmio calcolato è nell’ordine del 30%. La nuova unità di business dedicata ha già proposto i suoi servizi alle Pubbliche Amministrazioni dei Comuni terremotati, che hanno pressanti richieste di spazi pubblici sicuri ed efficienti.